laR+ I dibattiti

Un territorio valorizzato

Interpellato su queste colonne da Giorgio Ortelli, che ringrazio per il consiglio di lettura, volentieri rispondo alle sue domande partendo da una premessa: la pianificazione del territorio è fuor di dubbio fra gli atti più politici che vi siano.
Le decisioni prese influenzano non solo lo sviluppo urbanistico e territoriale, ma anche quello sociale ed economico, e perciò costituiscono un prezioso momento di dibattito e di impostazione del futuro di un Paese.
Se la legge urbanistica fu in effetti respinta dai ticinesi nel 1969, più recentemente il popolo svizzero ha invece approvato un’importante modifica della Legge federale sulla pianificazione del territorio, sancendo i principi di uso parsimonioso del suolo e di densificazione, ma anche di qualità del costruito e spazi pubblici accessibili.
Un approccio dal quale la Città di Locarno – e qui rispondo alla prima domanda – non intende certo sottrarsi, tanto che ha attivato un percorso di riflessione sulla propria pianificazione del territorio che va ben oltre i disposti di legge: dopo aver verificato il dimensionamento dei propri Piani regolatori rispetto all’evoluzione demografica nei prossimi 15 anni (compendio sullo stato dell’urbanizzazione), sono infatti stati avviati i lavori per l’allestimento del Programma di azione comunale per lo sviluppo centripeto di qualità (Pac) coinvolgendo popolazione (attraverso un processo partecipativo) e professionisti (mandato di studi in parallelo con tre gruppi interdisciplinari). Un lavoro che, nel concreto, si tradurrà in modifiche pianificatorie, progetti di riqualifica e misure socio-economiche che andranno nella direzione annunciata, e che ben completeranno le azioni già attivate per combattere le isole di calore e rendere Locarno più verde e vivibile.
Quanto alla valorizzazione del quartiere ex-Gas e Macello – e rispondo qui alla seconda domanda – la proposta di modifica pianificatoria, oggetto di un apposito messaggio municipale pubblicato lo scorso mese di marzo, è attualmente al vaglio del Consiglio comunale: si tratta di una preziosa opportunità per la Città che, in un comparto strategico e in quello che sarà un paesaggio verde diffuso, porterà nuovi spazi sociali, culturali, formativi e residenziali, secondo un concetto improntato allo sviluppo sostenibile.
L’ultima domanda verteva invece sulle tempistiche di realizzazione della riqualifica di Piazza Grande e Largo Zorzi secondo il progetto della Nouvelle belle époque: identificato il progetto tramite pubblico concorso e realizzato il progetto di massima, presentato in una serata pubblica lo scorso mese di marzo, va ora elaborato quello definitivo; nel 2025 si richiederà il credito di realizzazione e si spera di iniziare i lavori nel 2027.
Lo so, i tempi non sono brevi, ma mai come oggi stiamo comunque per disegnare il territorio e la società di domani.