Mi inserisco tra i due contributi che mi hanno preceduto di Paolo Bernasconi e di Emanuele Stauffer: il primo parla di cospicui mezzi finanziari a disposizione della difesa di criminali di reati finanziari; il secondo parla di incompetenza di taluni procuratori pubblici ticinesi.
È soprattutto a quest’ultimo contributo che voglio rispondere: la realtà da lui disegnata è troppo tranciante. Egli dimentica in effetti che un difensore spesso si occupa di pochi casi penali finanziari grossi, mentre un magistrato inquirente ne ha centinaia. Capite che dare seguito, con la dovuta solerzia, a tante inchieste contemporaneamente è matematicamente impossibile. A fronte di una situazione del genere, ben diversa da quella descritta da Emanuele Stauffer, non si può non rilevare che vi è una necessità di rendere più attrattiva la professione del procuratore pubblico anche ad avvocati con anni di esperienza. Parallelamente, per giovani magistrati che devono comunque essere capaci, si deve prevedere un’adeguata formazione interna, che attualmente manca. Per fare ciò, quindi per garantire attrattività e formazione e quindi efficienza, la ricetta è tanto semplice quanto inascoltata: bisogna aumentare adeguatamente il numero dei magistrati inquirenti, ma non di uno o due unità per volta, bensì raddoppiarli perlomeno per quanto riguarda i pp attivi nei reati finanziari. Ciò per avvicinarci ai parametri vigenti ad esempio a Zurigo.
Finché si giocherà ad accusare i pp di inefficienza e a lamentarsi del continuo turnover, la situazione resterà quella descritta dai due penalisti. Chi ha a cuore una giustizia penale inquirente efficiente deve invece essere favorevole a quanto qui proposto, anche per garantire una decente qualità di vita che al procuratore pubblico è negata quasi fosse suo dovere vivere in modo monastico.
Gli altri magistrati, i giudici, non avendo la pressione del procuratore pubblico, vivono molto meglio, tant’è che quando ci sono le nomine vi sono molti candidati a sgomitare. I fatti vanno quindi letti senza tendenziosità e le soluzioni sono lì da cogliere.