Sono davvero preoccupato, infastidito e scandalizzato! Ho sentito voci secondo cui in Ticino ci sono dei giovani delinquenti che osano divertirsi! Sembra essere questa la reazione di molti benpensanti che sicuramente vivono una vita irreprensibile. Poi magari alle dieci del mattino devono bere un paio di bianchini prima di firmare la concessione di un’ipoteca che permetta di metter su casa, perché sennò gli trema la mano e non possono firmare. Ma quello non conta, d’altronde Gesù ha trasformato l’acqua in vino, mica in canapa. Oppure un altro paladino della pace e della tranquillità, che fino a pochi anni prima era solito farsi cacciare dai bar della città perché molestava i clienti, ed era sempre l’ultimo ad andarsene a casa uscendo con la classica frase: “Daman amò vün!”. Ma quello non conta, d’altronde l’alcol è tassato e finanzia lo Stato. Ma quei disgraziati delinquenti e drogati che vanno ai Rave Party non possono certo essere tollerati!
In ogni caso ricordatevi che l’alcol è una droga a tutti gli effetti, probabilmente più potente e devastante di molte altre sostanze, e il fatto che sia legale non lo rende certo meno pericoloso. Ricordatevene, la prossima volta che state bevendo l’ennesimo bicchiere di vino mentre ballate il valzer o la mazurka: non siete diversi dai giovani che stanno ballando all’ombra di una diga. Certo, la comparsa delle droghe sintetiche è sicuramente un problema, sono pericolose e lo diventano sempre più, oltre a finanziare organizzazioni malavitose senza scrupoli che se ne infischiano se qualche giovane ci lascia le penne. È quello il nemico da combattere! Non certo i nostri giovani che hanno voglia di divertirsi.
Ma davvero credete che proibire i Rave Party possa risolvere qualcosa? Credete che quel ragazzo che si ritrova con una pasticca in tasca rinuncerà a prenderla perché la festa è stata annullata? Poi vi siete mai chiesti perché si organizzano i Rave Party abusivi? Di sicuro c’è la componente della sfida alle autorità, il gusto del proibito. Ma forse c’è anche il fatto che difficilmente si otterrà il permesso per organizzare una festa se è dato per scontato che sarà un Drugs Party.
È sempre successo e continuerà a capitare, la voglia di sballarsi è probabilmente intrinseca al genere umano. E non solo: a dire il vero, anche gli animali si ubriacano se trovano il frutto fermentato, o vanno alla ricerca delle piante psicoattive. E di sicuro il disagio sociale e giovanile che si sta facendo strada negli ultimi decenni non aiuta. Ma non significa che siano tutti delinquenti, la stragrande maggioranza è costituita da bravi ragazzi con la voglia di una nottata pazza, come lo siete stati voi.
Quindi, non sarebbe forse meglio permettere ai giovani (e meno giovani) di organizzare le feste come meglio credono? Cos’è? È la techno o la musica elettronica che vi dà fastidio? Non sarebbe meglio che invece dei Rave Party abusivi ci fosse una molteplice proposta di feste da ballo autorizzate, in mezzo alla natura, in posti meravigliosi dove fare un po’ di baccano non dà fastidio a nessuno? Dove la festa finisce all’alba com’è giusto che sia e non a mezzanotte perché la “Città Bene” deve dormire? Dove sarà consuetudine la presenza di organizzazioni per la prevenzione contro le droghe, dove sarà ovvia la presenza di una tendina sanitaria e magari di tanto in tanto, a fine festa, degli agenti di polizia potranno gentilmente fare prevenzione sui pericoli della strada?
Certo, gli imbecilli ci saranno sempre, non ci si può fare nulla. Io credo però che questo modo di vedere le cose sia l’unica possibilità per dare ai nostri figli e nipoti la fiducia che meritano, cercando di ridurre al minimo i rischi di una nottata di divertimento. Proibire non serve e non aiuta.