Affidabilità e trasparenza: sono due concetti spesso associati ai conti, in particolare riferiti alle finanze pubbliche. Ma altrettanto spesso il rischio è di sciacquarsi la bocca con queste due parole, usate da taluni per confondere il cittadino. Oggi però possiamo dire con certezza che i conti dei Comuni ticinesi sono affidabili e trasparenti. Sulla base di che cosa? Semplice: l’Istituto superiore di studi in amministrazione pubblica dell’Università di Losanna (Idheap), ossia la scuola di riferimento per la formazione universitaria superiore dei funzionari che occupano le posizioni più importanti all’interno dell’amministrazione pubblica, ha messo i Comuni ticinesi in terza posizione tra tutti quelli degli altri Cantoni in fatto di affidabilità nella presentazione e tenuta dei conti. Grazie all’introduzione del Modello Contabile Armonizzato di seconda generazione (Mca2) oggi tutti i Comuni svizzeri stilano i loro conti seguendo precisi parametri. Ciò vuol dire che i conti sono tra loro paragonabili. È dunque data la possibilità di fare una graduatoria tra i Comuni dei diversi Cantoni.
Salire sul podio di questa speciale classifica per qualcuno può voler dire poco. A ben guardare, invece, quanto raggiunto dai nostri Comuni è davvero notevole. Con alcune implicazioni importanti. La prima: essere sicuri che i Comuni tengono in modo affidabile e trasparente i propri conti permette al cittadino – attraverso l’attività dei propri rappresentanti in Consiglio comunale – di vigilare in modo effettivo sulle finanze del Comune. Perché, lo ricordo, il compito primario di verificare i conti è del Comune, non del Cantone. Inoltre la collettività ha maggiori sicurezze sul fatto che i costi per le tasse d’uso sono corretti. Il cittadino ticinese sa di pagare il giusto per l’acqua, per l’energia o per la copertura dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, per fare alcuni esempi.
La seconda implicazione di questa affidabile governance amministrativa è il ritorno positivo sulla credibilità delle istituzioni. Ne abbiamo parlato spesso in questi ultimi mesi, anche in seguito alla diminuzione della partecipazione popolare alle elezioni o alle votazioni. E il tema, latente, è molte volte tirato giustamente in ballo quando nascono dei problemi o emergono situazioni che… fanno perdere credibilità alle istituzioni. Sapere che i Comuni hanno conti ben tenuti può dare un altro significato all’attività politico-amministrativa in generale.
La fiducia è alla base di slanci progettuali all’interno dei nostri Comuni. Il Buon Governo, per prendere in prestito il nome del progetto avviato dalla Sezione degli enti locali e che si inserisce in questo specifico contesto, è un elemento fondamentale per rafforzare il primo e più importante livello del nostro sistema federale. In questo senso posso solo esprimere le congratulazioni per l’impegno profuso dagli amministratori comunali, così come fare un plauso ai miei collaboratori della citata Sezione degli enti locali, che hanno seguito e consigliato gli amministratori comunali là dove c’era bisogno nell’implementazione del modello contabile armonizzato (Mca2).