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‘Permacrisi’ e sfide del futuro

‘Permacrisis’ è la parola dell’anno scelta dal dizionario inglese Collins. Questo neologismo descrive la sensazione di vivere un periodo prolungato di instabilità e insicurezza come conseguenza di un susseguirsi di emergenze. Può sembrare paradossale, ma il concetto di ‘crisi permanente’ si addice anche alla benestante Svizzera di questi ultimi tempi. A sud delle Alpi, la precarizzazione del mercato del lavoro e le crescenti disuguaglianze si sono esacerbate, toccando in particolare le persone giovani. Una percentuale non indifferente della popolazione fa ormai fatica ad arrivare alla fine del mese e rischia di scivolare nella povertà, mentre il carovita generalizzato rischia di acuire questo fenomeno. Il carico mentale è tale che affrontare la crisi climatica tramite misure concrete ed efficaci non figura tra le priorità politiche. Eppure, il susseguirsi di catastrofi ambientali grava sul destino delle e degli inquilini del pianeta Terra. Mantenere intatte le basi stesse della nostra vita rispettando gli obiettivi climatici: solo così economia e società potranno prosperare serenamente (anche) in futuro. Il benessere delle persone e dell’ambiente deve sostituire il paradigma ormai obsoleto dello sfruttamento intensivo e lineare delle risorse. La nomina sulla lista rossoverde per il Consiglio di Stato della co-coordinatrice uscente delle e dei Giovani Verdi Nara Valsangiacomo è frutto della volontà di dare voce alle generazioni che saranno maggiormente colpite dalle decisioni politiche che vengono prese oggi. Una svolta ecosociale non può materializzarsi senza riconoscere nella presenza giovanile una componente intrinseca di una politica ambientale che sia al contempo incisiva e solidale. Nara è originaria del Mendrisiotto, la regione ticinese maggiormente alle prese con enormi problemi di traffico (che causano concentrazioni di polveri fini ben oltre la media) e fenomeni meteorologici sempre più estremi (cfr. siccità). Fortemente radicata sul territorio, la giovane ecologista porta una grande sensibilità per le tematiche ambientali quali la mobilità sostenibile (intesa come ripensamento della mobilità individuale e dipendente dalle energie fossili) e la transizione energetica (come promozione delle rinnovabili e della sobrietà). Non da ultimo, si è sempre battuta per ridurre le disparità intersezionali (genere, classe, provenienza) e ogni tipo di discriminazione. Affiancando la candidatura della valmaggese Samantha Bourgoin a quella della giovane momò, le e i Verdi del Ticino propongono un ‘ticket’ competente, geograficamente equilibrato e che sfida il dominio maschile nell’esecutivo ticinese. Nara e Samantha incarnano una politica attenta alle persone e che mette al centro delle proprie rivendicazioni l’inscindibilità di giustizia climatica e sociale. Noi, insieme a loro, scendiamo in campo per un Ticino più progressista!