Ticino

Pianificazione aeroportuale, quesiti su presente e futuro

Interpellanza di Roberta Passardi e cofirmatari: occorre sviluppare anche la mobilità aerea per garantire raggiungibilità e competitività del Ticino

Sulla pista
(Ti-Press)
9 aprile 2024
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“Una politica aeroportuale lungimirante garantisce la raggiungibilità del nostro cantone, ma pure lo sviluppo futuro del cluster e le migliaia di posti di lavoro ad esso correlati”. Ne è convinta la deputata liberale radicale Roberta Passardi, che con un’interpellanza pone al Consiglio di Stato una serie di quesiti finalizzati tra l'altro a fare il punto della situazione.

Passardi e cofirmatari dell’atto parlamentare non hanno dubbi: “Alla luce dell’attuale difficoltà di raggiungere il Ticino attraverso i vettori di trasporto stradale (per le lunghe code al Gottardo) e ferroviario (in seguito all’incidente che ha portato alla chiusura della galleria di base del Gottardo), si impone una riflessione e soluzione in tempi brevi per un collegamento affidabile da e per il resto della Svizzera”. Il sistema aeroportuale ticinese, oltre a essere “importante per l’economia” del cantone, “è un tassello fondamentale per rispondere a questa problematica, ma la sua pianificazione è ferma al 2007”. Per gli interpellanti “è necessario rivedere gli obiettivi pianificatori in modo che considerino, nel mutato contesto del sistema aeronautico nazionale e internazionale, l’insieme delle infrastrutture aeroportuali con l’obiettivo di identificare le modalità con cui essi possano contribuire a rafforzare attrattività e competitività del Canton Ticino, da un punto di vista economico, innovativo e turistico, e al contempo aumentarne l’accessibilità”.

Al governo si chiede fra l’altro quale sia la sua visione a lungo termine “sulla piazza aeroportuale ticinese”. Se avvierà una nuova analisi del quadro e del contesto pianificatorio “al fine di dare una nuova definizione e programmazione della piazza aeroportuale ticinese”, se intenda reintrodurre la figura del Delegato cantonale per l’aviazione e se ritenga opportuno agire “per sviluppare in modo alternativo e complementare anche la via della mobilità aerea”.