La polemica sui consumi degli ‘aerei dei ricchi’ investe il Paris Saint-Germain e la Ferragni, ma anche i voli di Ubs in Svizzera
Chissà come avrebbe reagito Antoine de Saint-Exupéry, lo scrittore francese attivo anche come aviatore, di fronte all’insorgere dei difensori dell’ambiente a causa dell’uso spesso smodato dei jet privati, da parte di coloro che se li possono permettere. Siamo convinti che l’autore de ‘Il piccolo principe’, al quale la passione per il volo costò la vita, da buon patriota qual era non avrebbe gradito che, come pare capiti, ci sia gente che noleggia un bireattore a Milano per andare a cena a Parigi o sulla Costa Smeralda.
O, come è stato di recente nel caso che ha creato polemica in Francia, si scopra che i giocatori del Paris Saint-Germain, per recarsi a giocare una partita di campionato a Nantes, abbiano usato un jet invece di accontentarsi del Tgv, che collega le due città in meno di due ore. "Abbiamo parlato con la società che organizza i nostri spostamenti. Vedremo se in futuro potremo effettuarli su dei carri a vela", ha ironizzato Christophe Galtier, l’allenatore del club transalpino, sollevando un putiferio. Mentre la star del Psg Kylian Mbappé, presente alla conferenza stampa di Galtier, si sganasciava dalle risate, probabilmente convinto che il forzato ripristino delle centrali a carbone da parte di diversi Paesi europei significasse la fine dell’emergenza climatica, provocata dai gas a effetto serra.
Fatto sta che basta consultare, su Twitter, l’account @Caplanepourquoi – che si è dato per missione di stanare quelli che potremmo definire i jet-dipendenti – per scoprire che quattro voli effettuati da un aereo di Ubs lo scorso 24 agosto, tra Locarno e Lugano, hanno prodotto 0,4 tonnellate di Co2. Anche in questo caso vale il discorso fatto per il Psg, con l’aggravante che il medesimo tragitto, effettuato in treno, avrebbe comportato un risparmio in tempo di 2 minuti e 15 secondi. Tutto questo mentre il Consiglio federale si affanna a consigliarci come ridurre i consumi energetici, visto l’inverno che si preannuncia a tinte fosche. C’è chi dice addirittura a lume di candela.
Anche se, commentando su ‘Le Temps’ i suggerimenti governativi, l’esperto Stéphane Genoud, docente di management dell’energia alla Haute École du Valais di Sierre, li ha definiti sostanzialmente ininfluenti. Dichiarando ad esempio che "anche un bambino di sei anni sa che quando si cucina si deve coprire la pentola per non disperdere calore". @Caplanepourquoi, dal canto suo, elogia le raccomandazioni di Guy Parmelin a favore della sobrietà energetica, affermando che coloro che le disattendono sono gli stessi che "escono di casa senza spegnere la luce, per poi correre all’aeroporto e salire su un jet privato".
In Italia, durante la campagna elettorale in corso, due micropartiti, Europa Verde e Sinistra Italiana, sono arrivati a proporre la proibizione di questo mezzo di trasporto. Certo è che c’è chi non ha ritegno a impiegarlo. È il caso dell’influencer Chiara Ferragni, pedinata dall’account Instagram @Jetdeiricchi e beccata a prendere l’aereo per andare a bersi un aperitivo su un ghiacciaio svizzero. Visto che per Genoud il rischio di un black-out è piuttosto elevato, vorrà dire che la prossima volta, per il suo aperitivo in alta quota, la Ferragni noleggerà un carro a vela come quelli proposti da Galtier.