Sul tema della scuola in Ticino c’è sicuramente un concetto sul quale finalmente siamo tutti d’accordo: l’attuale sistema dei corsi attitudinali e di base nelle Scuole medie non piace a nessuno e il suo superamento deve avvenire in tempi brevi. Raggiungere questa consapevolezza non è stata cosa facile, ma ci siamo arrivati e da qui ora parte lo sguardo verso il futuro. Uno sguardo che il Decs ha lanciato in due battute, anzi tre.
La prima è stata l’autorizzazione a lasciar testare alla scuola media di Caslano la sostituzione dei corsi A e B con l’introduzione di una differenziazione didattica in sostituzione dei livelli in matematica e tedesco, e il mantenimento di gruppi di classe eterogenei con il ricorso ai laboratori a effettivi ridotti (metà classe). L’esercizio ha dato buoni risultati, tanto che il Dipartimento ha lanciato una consultazione (scaduta lo scorso dicembre) in merito all’introduzione generalizzata di questo modello a partire dall’anno scolastico 2022/2023. Ecco, quindi, il secondo atto che se da un lato ha raccolto una larghissima maggioranza in merito all’opportunità di applicare il modello, dall’altra ha però sollevato alcuni dubbi. In particolare gli accenti sono stati messi su una mancata sperimentazione più ampia e sull’esigenza di prevedere un progetto di superamento dei livelli per l’intero biennio (terza e quarta classe), proprio per correggere i difetti di un sistema ormai distorto e penalizzante per i ragazzi al momento del prosieguo degli studi o della ricerca di un posto di tirocinio, ad esempio.
Le consultazioni in genere servono a raccogliere opinioni, anche quelle critiche, e consentono a chi le promuove di correggere il tiro, proponendo progetti il più possibile condivisi.
Così ha fatto il Decs in questo caso. E siamo alla terza battuta, quella con la quale con un emendamento ad hoc al Preventivo 2022 in discussione da lunedì si chiede al Parlamento d’introdurre l’importo di 237mila franchi necessario al finanziamento della sperimentazione per il superamento dei livelli in terza media in una parte degli istituti cantonali sull’arco di due anni e a partire dal prossimo settembre. In concreto il modello prevede che le classi di terza media siano organizzate settimanalmente con 2 ore di matematica a tronco comune e per le restanti tre ore (in matematica e tedesco) in laboratori eterogenei a metà classe. Mancano, invero, il numero e le indicazioni delle sedi, ma i tempi dettati dallo scadenzario del Parlamento non hanno permesso di far di più. Arriveranno anche queste informazioni, ma importante è constatare come il Decs abbia raccolto questa prima obiezione e l’abbia fatta sua.
Rimane per ora in sospeso la questione della quarta classe ma il Decs segnala di star lavorando intensamente su tre scenari emersi durante la consultazione. Se ne riparlerà in sede di ulteriore consultazione e una volta approvata in Parlamento questa prima incoraggiante fase. L’Associazione per la scuola pubblica del Cantone e dei Comuni (Aspcc), che presiedo, aveva espresso esattamente i dubbi ora considerati costruttivamente dal Decs. È soddisfacente constatare che l’esercizio è stato positivo per noi, per il Decs, ma soprattutto per la scuola e i suoi allievi. L’auspicio ora è che il Parlamento colga questo aspetto e approvi l’emendamento richiesto dal Governo.