Come è logico che sia, per progettare e riuscire a concretizzare un ambizioso progetto nell’ambito della mobilità lenta è necessario analizzare molti aspetti che spaziano dal rispetto della flora e della fauna all’analisi dei punti d’intersecazione con il traffico veicolare, dall’illuminazione dei punti pericolosi alla pianificazione de futuri interventi di manutenzione. Sono tutti temi che vanno doviziosamente analizzati con serietà e competenza.
Nel caso specifico del progetto per la realizzazione della pista ciclabile che da Grono condurrà a Castione (e di fatto al centro di Bellinzona) il progetto risulta così ben sviluppato e di valenza tale che il Canton Grigioni lo sostiene a spada tratta. Non era mai accaduto prima d’ora per un progetto di mobilità ciclabile, segno che le ricadute positive a livello territoriale sono giudicate fuori dall’ordinario. L’unico aspetto che suscita un certo dibattito riguarda i costi che i singoli Comuni dovranno sopportare. Ed è quantomeno singolare che questo aspetto faccia storcere il naso ad alcuni cittadini proprio nel Comune di San Vittore che tra tutti risulta quello più solido finanziariamente. Certo, il Comune sta pianificando altri importanti interventi, primo fra tutti la realizzazione della nuova scuola, ma questo non deve precludere alcunché. Soprattutto non deve impedire la realizzazione della pista ciclabile che, tenendo conto dell’indotto generato a tutti i livelli, rappresenta un valore aggiunto per l’intera bassa valle Mesolcina.
L’invito è dunque di rompere gli indugi e votare convintamente “Sì” il 26 settembre prossimo. Le future generazioni loderanno la lungimiranza di chi avrà salvaguardato un tracciato preziosissimo per tutta la popolazione del Moesano e del Bellinzonese. Il buonsenso non ha prezzo.