Sì unanime del Cc al credito d 1,51 milioni, a luglio toccherà a Roveredo e San Vittore; voto popolare il 26 settembre. Il Cantone sussidia il 50%
La pista ciclabile-pedestre più lunga dei Grigioni ha ottenuto ieri sera luce verde dal Consiglio comunale di Grono che all’unanimità ha preavvisato favorevolmente il credito di 1,51 milioni di franchi necessari al tratto di sua competenza, mentre a luglio si esprimeranno il Legislativo di Roveredo (962mila franchi) e l’Assemblea di San Vittore (2,42 milioni). Il finanziamento dell’opera da 4,8 milioni e lunga 6,6 chilometri sarà infine posto in votazione popolare nei tre Comuni domenica 26 settembre. Importante il sussidio cantonale, che con 2,24 milioni coprirà quasi il 50% dell’investimento globale. Sempre all’unanimità il Cc ha pure votato il consuntivo 2020 che nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia chiude con un avanzo di 290mila franchi, ciò che testimonia il riuscito consolidamento finanziario avviato dopo l’aggregazione.
Pianeggiante, interamente asfaltato, largo tre metri, dotato di illuminazione notturna, particolarmente indicato per favorire il turismo ciclistico e il pendolarismo quotidiano in piena sicurezza di adulti e bambini a piedi e su due ruote, il tracciato si snoderà sopra quello della smantellata Ferrovia Castione-Mesocco: a sud di Monticello si collegherà con i progetti avviati da Lumino, Arbedo-Castione e Bellinzona nell’ambito del Programma di agglomerato del Bellinzonese; a nord di Grono con il tratto già esistente che risale il fiume Moesa sulla sponda sinistra fino ai piedi di Soazza. «Si tratta di un progetto intercantonale e intercomunale e in tal senso confido che possa contribuire a incentivare la collaborazione tra i Comuni della bassa e media Mesolcina», commenta un raggiante sindaco di Grono, Samuele Censi, molto attivo nel promuovere la ciclomobilità come pure i temi legati all’ambiente (ne è un esempio l’iniziativa ‘Temperature in sella’ che si ripeterà questa estate).
Un tassello importante è costituito anche dal recupero delle vecchie stazioni ferroviarie destinate a nuova vita: al passo già compiuto dal Comune di San Vittore (nuovi spazi per popolazione, turismo e cultura), a Soazza (integrata nel Centro culturale) e da un privato a Leggia, potrebbe aggiungersi anche quello di Grono con l’ipotesi d’inserire un infopoint vista anche la vicinanza con l’imbocco stradale della Valle Calanca e l’intenzione di procedere col bike sharing, anche qui allacciando collaborazioni con l’offerta bellinzonese che a sua volta già collabora con quella locarnese.
Durante la seduta di legislativo, ieri sera c’era un invitato speciale: Peter Oberholzer, responsabile cantonale del traffico non motorizzato, si è felicitato per come l’iter stia concretamente avanzando e ha evidenziato che il sussidio riconosciuto, in virtù dell’importanza del progetto, è il più cospicuo mai elargito nell’ambito della ciclomobilità retica. A livello di tempistica se tutto filerà liscio anche a Roveredo e San Vittore, e se la popolazione darà il proprio consenso nell’urna ai rispettivi crediti, dopo i primi brevi tratti nel frattempo già realizzati il cantiere vero e proprio potrebbe entrare nel vivo il prossimo autunno e l’inaugurazione tenersi fra un anno. Sul lato ticinese, il tratto fra la stazione Tilo di Castione e il confine con i Grigioni dovrebbe essere ultimato verso fine 2022.