Il 26 settembre saremo chiamati a esprimerci sull’iniziativa dal titolo fuorviante “No alle pigioni abusive, sì alla trasparenza: per l’introduzione del formulario ufficiale a inizio locazione”. In realtà questa proposta non combatte le pigioni abusive, le quali possono già oggi essere contestate dai conduttori impugnandole entro 30 giorni dalla consegna dei locali presso l’autorità di conciliazione (art. 270 CC).
Il formulario non fornirà alcun diritto supplementare agli inquilini, i quali possono già ora chiedere all’inizio della locazione l’ammontare della pigione pagata dal precedente conduttore (art. 260a cpv. 2 CO), bensì sarà un ulteriore carico burocratico il cui costo verrà ribaltato sulle spalle degli stessi conduttori.
L’adeguatezza della pigione può pure essere verificata paragonando l’oggetto locato con oggetti analoghi offerti nei vari portali e siti immobiliari. L’introduzione di un formulario ufficiale a inizio locazione è già stata bocciata a livello svizzero nel 2016. Inoltre, il legislatore ha lasciato un margine di manovra limitato ai Cantoni, i quali possono introdurlo solo se vi è un’importante penuria di alloggi. Inoltre, già oggi il Consiglio di Stato ha la facoltà, ma non l’obbligo, d’introdurre il formulario in caso di penuria. Se negli ultimi anni non ha utilizzato tale possibilità è semplicemente dovuto al fatto che in Ticino non vi è penuria di alloggi, bensì vi è un’importante percentuale di sfitto e dunque l’inquilino ha una vasta disponibilità di appartamenti tra cui scegliere in base alle proprie esigenze e alla propria disponibilità finanziaria.
Il risultato dell’introduzione del formulario è dunque un inutile ulteriore atto burocratico che non permette maggiore trasparenza rispetto a quella già garantita dalla legge agli inquilini. Quindi invito tutti a votare convinti No il prossimo 26 settembre all’iniziativa “per l’introduzione del formulario a inizio locazione”.