Gordola, dopo la bocciatura del terreno alla Monda si passa con preoccupante facilità sui sedimi privati al Santa Maria...
Affermare che il referendum sia andato ben oltre le più rosee aspettative un qualche dubbio me lo suscita, visto che le firme raccolte non vanno oltre il 15% dei cittadini con diritto di voto a Gordola. Affermare poi che “risanare non accontenterebbe nessuno” o, peggio ancora, che “dal numero delle firme raccolte è lampante che risanare il Burio crea molte, troppe perplessità e non farà contento nessuno”, è veramente presuntuoso.
Ma quello che mi ha lasciato molto perplesso nelle affermazioni del gruppo Lega-Udc è il cambiamento di ubicazione. Dopo aver raccolto le firme, ingannando tutti peraltro, decantando come posizione ideale il terreno alla “Monda”, si sono accorti di aver toppato e ora hanno messo gli occhi sul terreno privato “Santa Maria”.
Che il terreno alla “Monda” non sia il posto ideale per una nuova ubicazione di un edificio importante come quello scolastico è palese: è limitato negli spazi e in una posizione non ideale. Per di più, dopo l’ubicazione della “Residenza Riale”, per buona parte della stagione scolastica si trova all’ombra di questi palazzi.
Bocciato il terreno alla “Monda” si passa con una facilità preoccupante sui terreni privati di “Santa Maria”: una proprietà in zona di studio quale Piano particolareggiato da ben 30 (trenta!) anni. Finalmente ora, dopo un lungo iter dai costi non indifferenti, e penso con grande sollievo da parte dei proprietari, si è entrati nella fase finale con una soluzione ideale che riqualifica egregiamente tutto il quartiere e porta un vero valore aggiunto a tutto il Comune. Tutto questo però non sta bene ai soliti noti, che al posto di prodigarsi per il bene del Comune si limitano a quello che io giudico mero ostruzionismo, mettendo nuovamente il bastone tra le ruote.
Uno studio in tal senso vorrebbe dire iniziare una nuova procedura di Piano particolareggiato. Con quali tempi? Probabilmente altri – lunghissimi - 30 anni! Nel frattempo, qualcuno mi dica cosa facciamo delle scuole al Burio. Dove mandiamo i nostri allievi a scuola? O si pensa a un doppio investimento?
Oltre a ciò, l’ubicazione di opere pubbliche su terreni privati dovrebbe avvenire unicamente in caso di necessità e laddove non vi siano alternative. Si continua a parlare di costi con cifre fantascientifiche per il riattamento. Quanto costerebbe l’acquisto del terreno “Santa Maria”? Con i parametri usati dai “referendisti” per il terreno al Burio oso ipotizzare ben 15 milioni. Quindi, di cosa stiamo parlando?
Si parla dei rumori che gli allievi dovrebbero sopportare durante il riattamento: l’edificazione di 65mila metri quadrati di superficie al “Santa Maria” comporterà rumori per i prossimi 30 anni, in quanto sorgeranno edifici abitativi, edifici commerciali, un nuovo accesso alla stazione ferroviaria, ecc. Si tratta di un terreno da urbanizzare a nuovo, il che significa una situazione da “lavori in corso” per un paio di decenni almeno. Cosa faranno i nostri allievi in un reparto in continua costruzione?
Il risanamento al “Burio” è sempre più sostenibile. Che lo si vuole ammettere o meno, è la migliore soluzione.