Giornico

Elezioni comunali: c'è chi...

C'è chi vota per riconoscenza "eterna" o perché crede che debba ringraziare qualcuno per qualcosa che invece gli spettava di diritto... C'è chi vota perché qualcuno dell'esecutivo gli ha promesso qualcosa quando invece non poteva e non doveva promettergli nulla... C'è chi reclama tutto l'anno, nei bar o nelle piazze del proprio Comune ma poi, al momento giusto, se ne sta a casa e a votare non ci va... C'è chi pensa di sapere tutto di tutto, quando invece, un po' di vera esperienza politica, non gli farebbe male... C'è chi pensa che gli aiuti sociali dipendano da quella o quell'altra persona (che a volte condiziona) e invece, se uno ne ha il diritto, paga il contribuente... C'è chi viene cortesemente "invitato" a votare per una forza politica "onde evitare spiacevoli sorprese se dovessero entrare il tale o la tale". Vecchia storiella... C'è chi si ripresenta come candidata/o dopo avere detto, per mesi e mesi, che la propria esperienza politica finiva in aprile per i troppi impegni o per altri motivi. Vecchia storiella... C'è chi, nei Municipi, alla vigilia delle elezioni comunali distribuisce le cosiddette "mance" (soldi di chi?) pensando di assicurarsi qualche voto in più. Non si fa... C'è persino chi riesce a votare un partito, all'opposo del proprio credo politico politico (?) pur "di farla a quella o quell'altra persona". Gesto politico molto, molto povero e magra consolazione...
Mia madre, morta a 96 anni, era una socialista vecchio stampo (avegan!), ma è sempre rimasta lì. Io ero e rimango un artigiano Ffs con la passione della politica... C'è chi pensa (partiti e persone) che il prossimo 18 aprile andrà in una certa maniera dimenticandosi che, come diceva spesso il Consigliere di Stato Benito Bernasconi: "In politica uno più uno non fa mai due!".