Bellinzona

La cultura ci rende umani

“Se è vero che la cultura non salva nessuno, resta essenziale che la costruzione di persone più libere e società sostenibili passi attraverso un confronto col nostro variegato patrimonio culturale: certo questo comporta fatica, ma è proprio al verbo colere, “coltivare”, che va ricondotta l’etimologia della parola.”
Questa limpida citazione (La cultura ci rende umani, 2018) ci suggerisce quanto sia importante spingere le istituzioni a sostenere chi produce cultura, nella piena consapevolezza che questa non è soltanto un bene decorativo o accessorio, ma un vero e proprio bene primario. La promozione culturale deve essere creativa, libera, variegata e plurale, di valore ma non elitaria. In una città e una regione come la nostra è possibile, grazie alla sensibilità dei vari attori in campo, far sì che tutte le persone (giovani, anziani, studenti, lavoratori) vi si possano identificare.
Va quindi proposta una politica culturale inclusiva, ferma e decisa nel sostenere, attraverso i necessari finanziamenti, ciò che già esiste, ma anche coraggiosa nel costruire progetti innovativi e nuove collaborazioni. Si tratta di valorizzare il terreno ricchissimo delle espressioni artistiche presenti nel territorio e favorire l’indispensabile dibattito umanistico-scientifico sul mondo in cui viviamo. Dobbiamo realizzare al più presto la casa delle culture, sul cui principio si è espresso positivamente il Consiglio comunale, senza aspettare altri progetti riferiti a un futuro ancora troppo lontano. Dobbiamo aumentare di almeno un punto il budget annuale per il sostegno alla cultura (dall’1% al 2%) e promuovere nei vari quartieri degli spazi aggregativi accoglienti, che permettano alle cittadine ai cittadini, alle associazioni e alle famiglie di coltivare i propri interessi e le proprie passioni, insieme!