Il premio Wakker, attribuito in Ticino solo due volte (ad Avegno e Carasso), compie 50 anni. Al via diverse iniziative
Viene assegnato una volta all’anno dall’associazione Patrimonio svizzero a un Comune politico elvetico per premiarne il comportamento particolarmente virtuoso nella gestione del proprio territorio, segnatamente nel campo dell’urbanistica e dell’architettura. Il prestigioso premio Wakker compie 50 anni e in Ticino è arrivato due volte: nel 1982 ad Avegno e nel 1993 a Monte Carasso. Da allora (sono passati quasi tre decenni) più nulla a Sud delle Alpi.
La Società ticinese per l’arte e la natura (Stan), sezione ticinese di Patrimonio svizzero, vuole celebrare questi 50 anni con diverse iniziative. La prima è una conferenza, seguita da una tavola rotonda, lunedì 16 maggio, dalle 20 alle 22, nell’auditorio Banca dello Stato, in via Henri Guisan 5 a Bellinzona. Iscrizioni entro il 12 maggio, alle 15, a info@stan-ticino.ch oppure telefonando allo 091 751 16 25. L’incontro è aperto a tutti ed è gratuito.
Per spiegare i contenuti della conferenza e il programma delle visite guidate, previste in diverse località ticinesi nel corso dell’anno, il Consiglio direttivo della Stan ha incontrato i giornalisti nella sua sede di Locarno, in via Borghese 42. Presenti il presidente Tiziano Fontana, il vice Benedetto Antonini e l’architetto urbanista Sabrina Németh.
«Su invito del Comitato centrale, tutte le sezioni cantonali hanno organizzato un programma di manifestazioni che vogliono sottolineare l’operato di Patrimonio svizzero nell’ambito della sensibilizzazione delle autorità pubbliche e della popolazione in merito agli obiettivi etici e legislativi per una gestione oculata e sensibile del territorio, segnatamente mediante la selezione dei laureati del premio Wakker e, guardando al futuro, anche invitare tutti gli addetti a fare propria la strategia del Consiglio federale per una "Cultura della costruzione di qualità" – ha spiegato Fontana –. A questo scopo abbiamo assunto come tema dell’anno da trattare sulla pubblicazione "Il nostro Paese" quest’ultimo aspetto. In questi giorni sarà consegnato ai membri il primo numero del 2022».
Il programma ticinese delle manifestazioni inizia con una conferenza-dibattito che si terrà lunedì 16 maggio a Bellinzona. Interverranno l’architetto-urbanista Sabrina Németh, già capoprogetto della commissione nominata da Patrimonio svizzero per la selezione dei candidati al premio Wakker, nonché altri esperti ticinesi e grigionesi. «Spiegherò in cosa consiste il premio di cultura architettonica, come è cambiato negli anni riflettendosi nelle problematiche di sviluppo del territorio – ha preannunciato Németh –. Aiutandomi con immagini, porterò alcuni esempi». Seguirà una tavola rotonda, con Antonini, Fernando Giovanoli (sindaco di Bregaglia) e Sophie Agata Ambroise (architetto paesaggista di Lugano).
«Per quanto riguarda il futuro del premio, e più in generale delle analisi dei progetti, c’è da attendersi un’ulteriore evoluzione in Svizzera – ha aggiunto Németh –. Sia per quanto riguarda le aggregazioni comunali, sia per questioni di nuove sensibilità, legate ad esempio a una sistemazione dello spazio aperto che coinvolga pure le parcelle private. E ancora: la biodiversità in città, la pianificazione delle aree urbane, la cultura dell’abitazione e la valutazione della qualità dei progetti da parte dell’ente pubblico».
Antonini, dal canto suo, ha posto l’accento sulla necessità di una visione olistica o sistemica del territorio. Senza dimenticare lo sviluppo sostenibile che passa anche dalla cultura della costruzione di qualità. Senza dimenticare, infine, la spinosa questione della ponderazione degli interessi, che «deve essere il frutto di un ragionamento sui tanti interessi in gioco, non solo su quelli del costruttore». Argomenti che certamente rimbalzeranno nella tavola rotonda.
La conferenza pubblica sarà seguita da sette visite guidate. La prima è in programma sabato 21 maggio, dalle 10.15 alle 12 ad Avegno. Seguiranno altre località (Monte Carasso, Bellinzona, Fusio, Rovio, Ronco sopra Ascona e Chiasso), scelte perché particolarmente significative ed esemplari in materia di valorizzazione del territorio, come pure per le occasioni mancate di alcune aree di grande pregio. Dettagli su stan-ticino.ch.