Ho chiesto a mia nipote cosa le impedisse di vivere in Valle; ho chiesto ai figli dei miei amici vallerani perché non rimangono a vivere in Valle; mi sono chiesta: ma i giovani quali reali opportunità hanno di realizzarsi in Valle di Blenio? Alla prima domanda, la nipote senza patente, candidamente, mi risponde: non posso venire a vivere in Valle perché lavorando nella gastronomia alla sera i collegamenti dei servizi pubblici sono troppo limitanti; lo stesso vale per i figli dei miei amici che lavorano o studiano “al piano” e che per poter condividere cultura e divertimento serale con i colleghi, devono avere un “pied-à-terre” a Bellinzona o Lugano. La disponibilità di servizi come trasporti pubblici frequenti, intrattenimento e infrastrutture ricreative può influenzare la decisione dei giovani di rimanere o lasciare la Valle di Blenio.
I giovani potrebbero essere attratti da luoghi con una vita sociale vibrante, opportunità di networking e comunità dinamiche. Se la Valle di Blenio manca di queste caratteristiche, potrebbe essere difficile per loro sentirsi coinvolti e realizzarsi pienamente.
La formazione di base nei settori primari e secondari è garantita in Valle, ma il terziario è praticamente assente; la formazione superiore è poi lontana. Ma per carità, vadano i giovani a esplorare nuove frontiere, a vivere e vedere nuove culture e realtà; per loro è sicuramente un valore aggiunto, ma lo è anche per noi, se poi tornano con i propri compagni di vita e le loro famiglie.
Ma per il loro rientro, è assolutamente indispensabile garantire loro servizi di qualità, favorendo il loro reinserimento per contribuire allo sviluppo della comunità locale. Non dobbiamo nemmeno dimenticare quei giovani che invece hanno trovato il loro futuro restando in Valle, ma ahimè sono in minoranza. Dobbiamo assolutamente stimolare il rientro di coloro i quali sono partiti. È questo il compito dei politici di oggi.
Basta con le lamentele: siamo poveri, siamo a carico del resto del cantone, la meteo non ci aiuta… Guardiamo lungo, guardiamo lontano e prepariamo il substrato economico e sociale per gli adulti di domani. Dobbiamo cominciare da subito e non più attendere. La domanda è talmente semplice e banale, ma fondamentale. Come attivarci?
Pensare che nella prossima legislatura, ed in soli 4 anni rivoluzioniamo il mondo è irreale e illusorio, ma porsi almeno 3 obiettivi chiari per ogni legislatura significa che fra 30 anni, per i nostri nipoti avremo raggiunto almeno una ventina di traguardi, e scusatemi se è poco.
Io Alessia, concretamente desidero attivarmi affinché i giovani possano muoversi in maniera indipendente, dando loro la sacra libertà che abbiamo tutti desiderato in età adolescenziale, con servizi pubblici serali più frequenti; mi adopererò per una connessione internet veloce, che possa permettere ai genitori delle giovani famiglie di lavorare direttamente dalla Valle e soprattutto desidero coinvolgere già sin d’ora i ragazzi in età scolastica nella creazione di un Consiglio comunale dei giovani, sono il nostro futuro, ascoltiamoli. Io ci sono.