Prossimamente approderà in parlamento un importante credito per sussidiare l’ammodernamento del trattamento acque dell’impianto di depurazione di Bioggio del Consorzio depurazione acque Lugano e dintorni. L’attuale impianto è ormai vicino ai 40 anni di esistenza e, anche se nel frattempo ha beneficiato di importanti interventi anche a causa dell’aumento della popolazione ad esso allacciata, risulta ormai vetusto. Ricordiamo che a questo impianto, oltre a Lugano, sono allacciati altri 22 comuni della cintura oltre a Campione d’Italia.
Fra i diversi interventi previsti, il più importante è quello dell’impianto per il trattamento di microinquinanti. Questo impianto, atteso da anni, potrebbe quindi finalmente essere realtà fra meno di 5 anni.
I microinquinanti sono prodotti chimici come pesticidi, medicamenti e altre sostanze organiche presenti nelle acque. In Svizzera oltre 30’000 sostanze chimiche, contenute in innumerevoli prodotti di uso quotidiano, finiscono nelle acque reflue provenienti dagli impianti di depurazione (Ida), dall’agricoltura, dalle zone insediative e dalle infrastrutture di trasporto.
Già nel 2013, con l’allora collega Badaracco, interrogammo il governo cantonale sul tema e il compianto Borradori confermò la presenza di questo problema ma ammettendo che eventuali adeguate soluzioni erano ancora in fase embrionale e che necessitavano ancora di essere adeguatamente testate.
Ora i tempi sono maturi per avere finalmente acque nel Ceresio pure e prive dei tanto dannosi microinquinanti che, va detto, danneggiano piante e animali che vivono nelle acque, nonché la qualità delle riserve di acqua potabile presenti nei laghi e nelle falde acquifere.