In tutto il Paese sono attive centinaia e centinaia di realtà che promuovono, insegnano e diffondono la musica in tutte le sue forme. Che si tratti di insegnamento tradizionale, scolastico, di guggenmusik, conservatori o scuole di musica moderna, la musica è un veicolo d’aggregazione straordinario. Pensate a quante ore passiamo al giorno ascoltando o suonando musica. Pensate a quale impatto ha sulla nostra qualità di vita. Attraverso questo articolo desidero porre l’accento sul fatto che l’insegnamento di musica nelle scuole dell’obbligo debba cambiare e adattarsi ai tempi. Prendiamo ad esempio il ruolo che le civiche filarmoniche hanno in tutto il nostro cantone e a quanti giovani viene data la possibilità di crescere e sviluppare il proprio talento sulle note; il loro encomiabile lavoro consente di mantenere le tradizioni e provare a suonare tutti gli strumenti. Ma è anche giunto il momento di uscire dalla tradizionale cultura del flauto scolastico che tutti abbiamo amato o odiato e aprirsi; nuovi suoni, magari nuove emozioni. Perché non dare maggior sostegno alle civiche filarmoniche e sostituire l’ora di musica della griglia oraria nella scuola dell’obbligo affidando loro i ragazzi e le ragazze? Oggi, i nostri giovani necessitano di un approccio diverso, più al passo coi tempi e che sia veramente di sostegno per lo sviluppo multiculturale. È quindi ora che la Confederazione si apra a sostenere con incentivi mirati e diversificare la formazione musicale attraverso progetti pilota che consentano di raggiungere tutte le sensibilità. Per lo sport viene fatto molto, perché non fare la stessa cosa per la musica. E potrebbe essere il Canton Ticino pilota per un progetto federale di questa portata. Diamo forza al suono della nostra proposta e portiamo una musica diversa nel mondo della politica federale!