Da anni, edifici tradizionali siti fuori zona vengono promossi da Cantoni e Confederazione come un’interessante alternativa di turismo responsabile a contatto con la natura che favorisca lo sviluppo sostenibile e il rilancio delle regioni periferiche aiutando a risolvere il fenomeno dei “letti freddi”.
Gli esempi di locazione di breve durata a uso turistico in camere, appartamenti e case private tramite piattaforme online come per esempio Airbnb sono una conferma dell’interesse crescente verso questa forma di turismo. Si tratta di una nuova forma di offerta ricettiva molto dinamica che può rappresentare un’opportunità di crescita turistica per le destinazioni anche più discoste e al di fuori dalle zone edificabili.
Progetti come per esempio “Milion Stars Hotel” (ne abbiamo un esempio anche sul Monte Generoso) ed “Enjoy Alphütten” sono stati lanciati da Svizzera Turismo, sostenuti dalla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) e promossi attivamente dai Cantoni anche con fondi federali di politica economica regionale. Quello di voler effettuare vacanze più sostenibili e a contatto con la natura è una tendenza già in atto da tempo e che dopo la pandemia di Covid-19 ha vissuto una netta accelerazione.
Ciononostante – nell’ambito delle verifiche della possibilità di locazione di breve durata a uso turistico anche al di fuori dalle zone edificabili – si teme che l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (Are) possa indicare che ciò sia sempre soggetto a obbligo di autorizzazione e che le stesse devono essere valutate in base a severe disposizioni federali concernenti la costruzione al di fuori delle zone edificabili e potranno essere concesse solo in casi eccezionali e che non possano in ogni caso essere concesse per i rustici situati all’interno del perimetro del Piano di utilizzazione cantonale dei paesaggi con edifici e impianti protetti (Puc-Peip).
Anche una recente mozione inoltrata a livello cantonale chiede di attivarsi presso la Conferenza dei Cantoni alpini e le deputazioni alle Camere federali dei Cantoni che ne fanno parte affinché promuovano i necessari adeguamenti della legislazione federale per permettere di valorizzare i rustici e di agevolare la possibilità di cambiamento di destinazione per poter sviluppare nuove offerte legate al turismo sostenibile e all’economia del settore primario e delle regioni periferiche.
Questa è la strada giusta e Berna deve comprenderla!