Verso le comunali del 5 aprile
Ecco le risposte al nostro questionario di Pierluigi Zanchi, candidato al Consiglio comunale, Municipio per il comune di Locarno sulla lista Verdi-POP-Indipendenti.
Titolare di laboratorio artigianato alimentare, insegnante, ricerche in agricoltura urbana
1200
No. Metà dell’attuale terreno potrebbe essere destinato a comparto artigianale e l’altra metà x un’agricoltura di prossimità.
Non ha senso imporre le aggregazioni. Esse vanno costruite assieme alla cittadinanza. Se é solo una questione di moltiplicatore d’imposta non serve. In assenza di aggregazione lavoriamo ad esempio per unificare servizi regionali come polizia, acqua potabile.
I divieti non piacciono a nessuno. Preferisco un percorso condiviso tra genitori, allievi e direzioni scolastiche. Per guidare questi incontri ci vuole una persona sperimentata nel campo della comunicazione empatia.
Se serve a far cambiare più velocemente la mentalità su problemi urgenti e di peso, ci può stare. Mentre l’effimero non mi interessa.
Ci vuole un progetto urbanistico che ora non abbiamo. Troppi gli scempi attuali tollerati che non rispettano i Piani Regolatori.
La cultura dei grandi progetti costa molto. 32 milioni per il palacinema sono stati troppi. Non avrei salvato le scuole comunali. Ora fanno pena. Promuoviamo la cultura dove sono i cittadini stessi che la creano. Lo Spazio Elle accanto a fontana Pedrazini è un’eccellente riuscita.
É un tema che dovrebbe essere portato avanti dalla comunità dei cittadini.
Moratoria. Si stanno sviluppando altre forme comunicative potenzialmente meno problematiche.
No.
L’obiettivo ideale è una Città a 2000 watt
Per far sì che la politica promuova scelte etiche, in sintonia con i grossi cambiamenti in atto. Per promuovere nei cittadini azioni collaborative. Ad esempio nella lotta alla zanzara tigre. Come avvenuto con successo nel quartiere dove abito.
Si potrebbero usare ancor meglio i soldi dei contribuenti. Da imprenditore mai e poi mai farei scelte come purtroppo fatte dal Consiglio comunale.
Se le proposte sono valide le appoggerò indipendentemente da chi o da quale gruppo le presenta. Mozioni presentate dal partito “sbagliato” e lasciate nei cassetti (malgrado i solleciti) che se fossero state implementate prima, ora ci porterebbero dai 350 ai 700 mila fr. l’anno nelle casse comunali.
Per ridurre la disaffezione delle persone al bene comune e collettivo. Solo uniti potremo vivere una città piacevole.