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Ritardi e disagi su rotaia: via il bonus, avanti l'indennizzo

Avviato un procedimento nei confronti di Trenord dopo le lamentele presentate dagli utenti

(Ti-Press/Archivio)
17 luglio 2024
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Tiene banco il rimborso riconosciuto ai pendolari (fra loro anche centinaia di frontalieri) di Trenord per i disagi dovuti a ritardi e soppressioni di treni, soprattutto lungo alcune linee, come la Chiasso-Como-Milano. Sino allo scorso gennaio c'era un bonus, da febbraio c’è un indennizzo, riconosciuto però a poche migliaia di utenti. Fra loro non ci sono più quelli della linea transfrontaliera che in Lombardia continua a essere la più utilizzata. L'occasione per tornare a parlare di un tema molto sentito deriva da una decisione dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti della Lombardia: “L'indennizzo da ritardo deve essere riconosciuto ai pendolari in base ai disservizi verificatisi esclusivamente lungo la linea sulla quale viaggiano abitualmente, non sulla base delle performance della totalità delle linee. In quest’ultimo caso, infatti, verrebbe meno il senso stesso dell’indennizzo e le possibilità di ottenerlo si ridurrebbero fino quasi ad azzerarsi”.

Con questa motivazione Art ha deliberato l’avvio di un procedimento nei confronti di Trenord, che potrebbe concludersi con una sanzione pecuniaria pari, nell’ipotesi peggiore, al 10% del fatturato dell’azienda ferroviaria partecipata da Regione Lombardia, attraverso Fnm, e dalle Ferrovie dello Stato per il tramite di Trenitalia. L’avvio del procedimento fa seguito al reclamo presentato lo scorso dicembre da un pendolare della linea Milano-Lecco-Sondrio-Tirano. Stando all'Authority lombarda l’“interpretazione adottata da Trenord rende pressoché irrealizzabile il verificarsi delle condizioni che assicurano il riconoscimento dell’indennizzo da ritardo”.

Considerazioni, queste, che confermano quanto i Comitati pendolari denunciano da tempo: “Abbiamo segnalato a più riprese come la disposizione di Trenord apparisse priva di senso e di fondamento normativo – sostengono in una nota i rappresentanti dei viaggiatori –, a questo punto non possiamo che auspicare che grazie all’intervento di Art si possa finalmente arrivare a quell’allargamento della platea degli aventi diritto gli indennizzi che da tempo abbiamo chiesto a Regione Lombardia, rimanendo inascoltati”. Trenord, da parte sua, garantisce “massima disponibilità ad Art nell’interlocuzione finalizzata ad approfondire il tema delle modalità di riconoscimento degli indennizzi”.