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Pedaggio pagato con soldi destinati al macero: due indagati

I due, dipendenti di una ditta di vigilanza di Como, avrebbero usato illegalmente banconote macchiate o riattaccate con lo scotch che andavano distrutte

Casello automatico in Italia
(Depositphotos)
29 febbraio 2024
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Si potrebbe parlare di soldi sporchi, e in questo caso lo sono veramente, in senso letterale: parliamo di un gran numero di banconote, quasi sempre da 50 euro, rinvenute fra il 17 gennaio e il 3 febbraio 2022 nelle casse automatiche dei caselli dell'autostrada A9 di Como-Grandate e Fino Mornasco e che si presentavano in alcuni casi macchiate dell'inchiostro verde che viene usato per renderle inutilizzabili in caso di furto da portavalori, in altri tagliate e ricomposte. Il tutto per un totale di 31 transiti pagati in modo illegale.

Come riporta la Provincia di Como, il ritrovamento ha indotto un dirigente di Autostrade per l'Italia a denunciare il fatto alla Polizia stradale, che ha avviato un'indagine che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di un 46enne del Comasco responsabile dell'ufficio caveau di una società di vigilanza di Como e della sua compagna 42enne, anch'essa impiegata della medesima ditta, con l'accusa di peculato in concorso, in quanto incaricati di pubblico servizio.

I due sono sospettati di aver tenuto per sé banconote destinate alla distruzione, macchiate o tagliate e riattaccate insieme con il nastro adesivo, per riutilizzarle. A corroborare i sospetti degli inquirenti, alcune anomalie riscontrate su due consegne di contanti destinati al macero, rispettivamente da 30mila e 35mila euro. A collegare le banconote usate e i due accusati sono state le immagini della videosorveglianza dei caselli. Non è noto l'importo totale sottratto dai due, al momento i riscontri parlano di circa 10mila euro. I due avranno ora la possibilità, tramite i loro legali, di dimostrare la propria estraneità ai fatti.