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Ex assessori, condanne troppo miti

Como, l’accusa ha rifiutato di patteggiare la pena a carico dei due residenti in Ticino accusati di bancarotta fraudolenta assieme ad altri otto imputati

Cinque imputati (su otto) hanno patteggiato la pena
(Ti-Press/Archivio)
10 febbraio 2023
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Troppo bassa la condanna a quattro anni e mezzo, proposta dalle difese, per i due ex assessori leghisti di Cantù, residenti a Vacallo e a Morcote, sotto processo a Como, assieme ad altri otto imputati, per bancarotta fraudolenta, dopo il fallimento di sei immobiliari, che operavano nella compravendita di terreni. Davanti al rifiuto da parte del pm Antonia Pavan, al patteggiamento proposto dai legali dei due ex assessori canturini della Lega, arrestati lo scorso novembre a Brogeda, mentre rientravano dal Ticino, i due imputati considerati gli artefici della vicenda giudiziaria hanno scelto percorsi differenti per arrivare a sentenza.

Il canturino residente a Vacallo, titolare di uno studio professionale a Chiasso, ha scelto la strada del rito abbreviato, mentre il secondo ex assessore, residente a Morcote, dove risulta essere proprietario di tre appartamenti, con vista sul lago di Lugano, affittati a turisti, ha deciso di affrontare il processo in aula, senza quindi ricorso a riti alternativi. La data del dibattimento con rito ordinario sarà decisa la prossima settimana. L’ingegnere con studio professionale a Cantù sarà in udienza preliminare il prossimo 6 aprile. Per gli altri cinque imputati, difesa e accusa hanno raggiunto accordi che prevedono condanne da uno a tre anni.

Secondo l’accusa, i profitti (oltre cinque milioni di euro, senza un centesimo versato al fisco) proveniente dall’attività delle immobiliari, lasciate fallire, sono finiti sui conti correnti di uno studio legale di Chiasso. Complessivamente quasi quattro milioni di euro, che sono serviti per l’acquisto di tre società, due di Chiasso, la terza di Lugano, con altri tre imputati fra cui il sindaco di un comune centrolariano. La pm sostiene che gli imputati, a vario titolo, siano responsabili di vari reati, realizzando ingenti profitti e sottraendosi al pagamento delle imposte nel settore immobiliare.

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