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A processo l'omicida di don Roberto Malgesini

Mahmoudi Ridha è comparso per la prima volta davanti al giudice per i fatti avvenuti lo scorso 15 settembre. Pugnalò a morte il sacerdote in Piazza San Rocco

Don Roberto era una figura di riferimento per tutta la comunità (Archivio Ti-Press)
16 giugno 2021
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Accusato di omicidio volontario premeditato, comparirà davanti alla Corte d’Assise di Como il prossimo 23 settembre Mahmoudi Ridha, il tunisino 53enne in carcere da quasi un anno per l’omicidio di don Roberto Malgesini. Il prete era conosciuto per il suo grande impegno verso il prossimo, un martire per papa Francesco e insignito della medaglia d'oro alla memoria dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo ha deciso il giudice Francesco Angelini, al termine dell'udienza preliminare che come previsto è stata di brevissima durata. Non poteva essere diversamente, considerato che l'accusa contestata dal pm Massimo Astori non consente di ricorrere a riti alternativi. Sempre più concreta per l'omicida del sacerdote appare la condanna all'ergastolo. Ridha era collegato in videoconferenza dal carcere di Monza. In aula erano presenti anche i due fratelli e la sorella del sacerdote. Insieme a loro il magistrato titolare dell’inchiesta, Massimo Astori, oltre al legale del presunto omicida Davide Giudici e l'avvocato Passerini di Sondrio, legale della parte civile. Una costituzione di parte civile che va intesa come testimonianza, per un risarcimento morale.

Durante l’udienza, durata poco meno di mezz’ora, l’uomo accusato di aver accoltellato a morte il sacerdote è rimasto in silenzio. Nella discussione sono intervenuti il magistrato inquirente che, in sintesi, ha ricostruito i fatti e lo svolgimento dell'inchiesta. Il difensore del presunto omicida, come tale deve essere considerato anche se reo confesso, ha chiesto al gup una differente valutazione della perizia psichiatrica nella prospettiva di evitare all'imputato il massimo della pena. Richiesta respinta dal gup Francesco Angelini, secondo il quale in questa fase regge la perizia proposta dall'accusa. Nel fascicolo del pubblico ministero ha rilevanza l'esito di una consulenza psichiatrica affidata a un esperto, che non ha riscontrato vizi di mente né parziali né totali ed è giunto alla conclusione che Ridha è capace d'intendere e di volere. Don Roberto Malgesini è stato ucciso con numerose coltellata la mattina del 15 settembre scorso in piazza San Rocco. II sacerdote era da poco uscito dalla parrocchia e si stava preparando come ogni giorni per distribuire la colazione ai senzatetto quando è stato aggredito e ucciso. L'uomo accusava don Roberto di aver tramato, insieme al prefetto e al questore, per espellerlo dall'Italia.

 

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