Confine

Porlezza, senza soldi una coppia ruba batterie esauste

Fermati in flagranza di reato nella notte nel centro di raccolta rifiuti intercomunale marito e moglie di nazionalità marocchina

La vettura dei carabinieri (fonte: carabinieri)
16 giugno 2020
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In tempi di coronavirus, senza redditi in quanto lavoravano in nero, marito e moglie di nazionalità marocchino per sbarcare il lunario si erano messi a rubare rifiuti speciali, soprattutto batterie esauste, dal centro di raccolta rifiuti intercomunale di Porlezza, dove sono stati arrestati nella notte tra sabato e domenica scorsi. Gli arresti sono stati effettuati dai carabinieri forestali di Carlazzo e Pellio, per concorso in furto aggravato in flagranza di reato. La loro detenzione, nelle camere di sicurezza dei carabinieri di Menaggio, è stata di breve durata. Processati per direttissima in tribunale a Como, l’uomo ha patteggiato quattro mesi di reclusione e 100 euro di multa, mentre alla donna sono stati comminati due mesi e 10 giorni di reclusione e 100 euro di multa.

'Non sapevamo come sfamare i nostri figli'

Dopo la sentenza sono stati rimessi in libertà e all’uomo è stato imposto l’obbligo giornaliero di presentazione per la firma presso gli uffici della polizia giudiziaria. La refurtiva, consistente in batterie esauste di automobili, è stata posta sotto sequestro. Le indagini erano scaturite a seguito di ripetuti furti avvenuti nelle settimane scorse nell’impianto durante il periodo di chiusura in orario notturno. Oggetto dei furti erano soprattutto batterie esauste di auto e apparecchiature elettriche ed elettroniche, rubate al fine di ricavare materiali nuovamente commercializzabili. ''Non sapevamo come sfamare i nostri figli'' si è giustificata la coppia.