Cinema

Bafta, ‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’ miglior film

La British Film and Television Academy ha emesso i suoi verdetti: la pellicola di Edward Berger, candidata in 14 categorie, si aggiudica sette premi

Edward Berger
(Keystone)
20 febbraio 2023
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‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’ ha vinto nella categoria Miglior film ai British Academy Film Awards, più brevemente noti come Bafta, uno dei ‘termometri’ degli Oscar del cinema che saranno assegnati il prossimo 12 marzo a Los Angeles. Nella cerimonia tenutasi ieri, domenica 19 febbraio, alla Royal Festival Hall di Londra, il film di Edward Berger sulle trincee della Prima guerra mondiale ha conquistato sette riconoscimenti, più di ogni altra produzione rivale, su un totale di 14 candidature: miglior film, miglior regista, miglior film non in inglese, sceneggiatura non originale, cinematografia, colonna sonora ed effetti sonori.

Austin Butler di ‘Elvis’ e Cate Blanchett di ‘Tar’, secondo la giuria dei premi della British Film and Television Academy, sono stati premiati come migliori attori del 2022. Un solo premio – minore, per l’editing – è andato al pluricandidato all’Oscar ‘Everything Everywhere All At Once’, film di Daniel Kwan e Daniel Scheinert (i Daniel) cui l’Academy aveva riservato ben undici candidature. Sempre nella giornata di ieri, i Daniel hanno comunque vinto il premio per la regia della Directors Guild of America.

‘Niente di nuovo sul fronte occidentale’ si presenta agli Oscar forte di nove candidature, alla pari con ‘Gli Spiriti dell’Isola’, che ai Bafta di nomination ne aveva dieci ma ha vinto in sole quattro categorie, alla pari con ‘Elvis’. Il film del regista irlandese Martin McDonagh è stato premiato per gli attori non protagonisti (Kerry Condon e Barry Keoghan), per la sceneggiatura originale e per il miglior film britannico anche se, come ha tenuto a precisare il britannico-irlandese McDonagh dal palco, è un film molto Irish "anche se l’asinello è di Stoke on Kent, e dunque si qualifica".

La vittoria di Kerry Condon come migliore attrice non protagonista per ‘Gli Spiriti dell’Isola’ è stata oggetto di fraintendimento: l’interprete dei Bafta non ha compreso il nome che l’attore sordomuto Tony Kotsur aveva annunciato nella lingua dei segni e ha quindi riferito che la premiata era Carey Mulligan. Sia Kotsur che il traduttore sono corsi subito ai ripari e la statuetta è stata consegnata senza che Mulligan, candidata per il docudramma ‘She Said’, avesse avuto il tempo di alzarsi dalla poltrona per salire sul palco.

Il ‘Pinocchio’ di Guillermo Del Toro ha vinto come miglior film d’animazione. Miglior documentario è risultato essere ‘Navalny’ di Daniel Rohe, oggetto di polemica perché al collaboratore chiave del film che verte sull’avvelenamento del grande rivale di Vladimir Putin, il giornalista bulgaro Christo Grezov, è stato revocato l’invito a poche ore dalla manifestazione per motivi di sicurezza.

Alla presenza del principe William e della moglie Kate, su input di Cate Blanchett, ambasciatrice di buona volontà dell’Onu, molte star avevano appuntata sull’abito la spilletta blu della campagna #WithRefugees dell’Unhcr: "L’ho messa pensando alle vittime dei terremoti in Siria e Turchia", ha detto Paul Mescal, candidato per ‘Aftersun’, film che è valso alla regista Charlotte Wells il premio per l’opera prima.

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