I principali riconoscimenti della 77ª edizione a ‘Toxic’ di Saulė Bliuvaitė e a ‘Seses’ di Laurynas Bareiša
«Non siamo più una nazione solo di basket, adesso siamo anche una nazione di cinema». A dirlo, in una pausa delle sessioni fotografiche per i premi della 77ª edizione, è il lituano Laurynas Bareiša, pronto a ricevere il Pardo d’oro per la miglior regia per ‘Seses’ (Drowning Dry); con lui c’è la regista lituana Saulė Bliuvaitė il cui ‘Akiplėša’ (Toxic) è stato scelto dalla giuria internazionale come miglior film. «Per me era già un onore essere stata selezionata e poter presentare qui la mia storia» ha dichiarato, emoziona, Bliuvaitė quando, al Gran Rex, le è stato consegnato il premio.
Lei è del 1994, lui di pochi anni più vecchio e i loro film hanno conquistato diversi riconoscimenti: ‘Akiplėša’ ha ricevuto anche lo Swatch First Feature Award («This one is for the girls» ha esclamato la regista con il pardo in mano), il Premio ecumenico e il secondo premio della Giuria dei giovani; ‘Seses’ ha vinto il Pardo per la migliore interpretazione andato ai quattro protagonisti Gelminė Glemžaitė, Agnė Kaktaitė, Giedrius Kiela e Paulius Markevičius, premio che quest’ultimo ha dedicato non solo alla Lituania, ma a tutti i popoli che, come quello ucraino, subiscono la violenza di uno stato invasore. «Lunga vita al cinema, lunga vita all’umanità».
Completano l’elenco dei riconoscimenti della giuria ufficiale del Concorso internazionale, presieduta dalla regista austriaca Jessica Hausner, il Pardo per la migliore interpretazione a Kim Minhee, protagonista di ‘Suyoocheon’ (By the Stream) di Hong Sangsoo, il Premio speciale della giuria a ‘Mond’ di Kurdwin Ayub («My cat will love this award») e due menzioni speciali (a Marc Coll per ‘Salve Maria’ e a Wang Bing per suo imponente documentario ‘Qing Chun (Ku)’). L’applaudito ‘Green Line’ di Sylvie Ballyot ha vinto il MUBI Award Debut Feature, con la regista francese che ha nuovamente portato sul palco del Gran Rex l’apparentemente inarrestabile spirale di violenza.
Per quanto riguarda i Cineasti del presente, concorso riservate alle opere prime e seconde, il Pardo d’oro è stato vinto da ‘Holy Electricity’ di Tato Kotetishvili, mentre il premio per la miglior regia l’ha conquistato Denise Fernandes, regista di origine capoverdiana cresciuta in Ticino, per ‘Hanami’ (che ha anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria Opera prima). Fernandes ha ringraziato il Festival e il suo pubblico che hanno accolto con entusiasmo il suo film «in una première magica».
Tra quanto riguarda i cortometraggi dei Pardi di domani, il concorso nazionale è stato vinto da Samuel Patthey con ‘Sans voix’, quello internazionale da Mickey Lai con ‘Washhh’. La sezione dedicata ai Corti d’autore ha invece visto la vittoria di ‘Upshot’ della regista palestinese Maha Haj, che ha dedicato il premio al popolo di Gaza al quale viene negata la possibilità di condurre una vita normale.
Al palmarès di Locarno77 mancano ancora il Prix du Public UBS e il Letterboxd Piazza Grande Award, che saranno annunciati questa sera durante la cerimonia di chiusura.
Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival: “È stata un’edizione davvero unica, che ha evidenziato ancora una volta ciò che rende Locarno un festival tanto apprezzato dal pubblico di tutto il mondo così come dall’industria del cinema. Creatività e speranza in un futuro migliore sono stati gli elementi che hanno attraversato tutte le sezioni. Il cinema è una forza trainante e Locarno ne è l’ammiraglia. Siamo veramente orgogliosi di questa edizione e siamo grati per l’enorme lavoro di squadra che ha portato a questo successo. La vittoria dell’esordiente Saulė Bliuvaitė, che con Akiplėša ha conquistato il Pardo d’Oro e lo Swatch First Feature Award, conferma la capacità del Locarno Film Festival di individuare i talenti più innovativi in attività. Ed è altresì la dimostrazione, insieme al Premio Speciale della Giuria a Mond di Kurdwin Ayub, al MUBI Award – Debut Feature a Green Line di Sylvie Ballyot o ancora al Premio per la miglior regia emergente del Concorso Cineasti del Presente alla ticinese di origini capoverdiane Denise Fernandes (Hanami), della grande attenzione che le nostre giurie hanno prestato alle autrici più audaci. Locarno77 ha affermato con ancora più forza la centralità delle voci femminili nel cinema contemporaneo.”
La lista di tutti i premi assegnati è disponibile a questo link.