Locarno Film Festival

Tutte le giurie di Locarno77

Ad alcune tra le voci più rilevanti del cinema contemporaneo il compito di assegnare il Pardo d’Oro e altri premi nella giornata conclusiva del Festival

Nomi e cognomi
18 luglio 2024
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Che la regista austriaca Jessica Hausner presiederà la giuria principale, incaricata di attribuire il Pardo d’Oro ai cineasti del Concorso Internazionale, è già noto. Insieme a lei, il Locarno Film Festival comunica per intero la composizione delle giurie, incaricate di assegnare, oltre al premio più ambito, gli altri importanti premi di Locarno77, nella giornata conclusiva del 17 agosto. Tra le voci più rilevanti del cinema contemporaneo a Locarno ci saranno l’attore italiano Luca Marinelli (‘Martin Eden’, ‘Le otto montagne’ e l’attesissima serie ‘M. Il figlio del secolo’), la regista indiana Payal Kapadia, vincitrice dell’ultimo Grand Prix di Cannes con ‘All We Imagine as Light’ (2024), la produttrice belga Diana Elbaum (‘Elle’, ‘Green Border’) e l’attore, scrittore, regista e produttore statunitense Tim Blake Nelson, collaboratore regolare dei fratelli Coen nonché protagonista di ‘Bang Bang’ (2024), il film di Vincent Grashaw che farà il suo debutto a Locarno nella sezione Fuori Concorso.

A decretare il vincitore del Pardo d’Oro – Concorso Cineasti del Presente, la sezione dedicata ai registi emergenti al loro primo o secondo lungometraggio, saranno il regista nigeriano C.J. “Fiery” Obasi, noto al pubblico del Festival per aver partecipato al Concorso Internazionale di Locarno74 con ‘Juju Stories’ (2021), la cineasta e attrice franco-algerino-palestinese Lina Soualem, il cui ‘Bye Bye Tiberias’ è stato tra i documentari più premiati dell’anno scorso, e Charles Tesson, ex caporedattore dei Cahiers du cinéma, critico cinematografico e direttore artistico della Settimana della critica di Cannes.

La giuria incaricata di individuare i migliori cortometraggi assegnerà diversi premi nei tre concorsi dei Pardi di Domani. A comporla saranno l’italiana Licia Eminenti, sceneggiatrice, regista, programmatrice e consulente per il Red Sea Souk, il malgascio Laza Razanajatovo, cineasta, curatore, stilista di moda e fondatore del Madagascourt Film Festival, e la produttrice francese Juliette Schrameck (‘Eat the Night’, ‘La persona peggiore del mondo’, ‘Cold War’).

Il film vincitore dello Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima) sarà invece deciso dal produttore e regista marocchino Khalil Benkirane, già direttore artistico dell’Arab Film Festival di San Francisco e attuale responsabile del programma finanziamenti del Doha Film Institute, dall’astro nascente finlandese Alma Pöysti, nota per il ruolo della protagonista in ‘Foglie al vento’ (2023) di Aki Kaurismäki e della fondatrice dei Mumin in ‘Tove’ (2020), e dalla celebre make-up designer italo-svizzera Esmé Sciaroni, già vincitrice in passato del Premio Cinema Ticino del Festival, che annovera tra le molte collaborazioni recenti ‘La chimera’ (2023) di Alice Rohrwacher.

La giuria del Pardo Verde, infine, premio sostenuto dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia che va ai film che contribuiscono a sviluppare una maggiore consapevolezza e atteggiamenti più virtuosi, sarà formata dall’artista, scrittrice e regista svizzero-ruandese Kantarama Gahigiri, dal programmer e critico cinematografico francese Cédric Succivalli, e dal consulente per la sostenibilità, giornalista e manager culturale svizzero Daniel Wiener.

Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival: “È per noi un privilegio immenso accogliere a Locarno artisti e programmatori di così grande talento e affidare loro i film selezionati dai nostri comitati tra le migliaia di candidature ricevute. Sarà proprio grazie ai loro sguardi creativi che la selezione ufficiale di quest’anno sarà presentata al mondo, e non riusciamo a immaginare porta d’accesso migliore alla scena globale. Le storie da raccontare sono ancora tantissime e solo gli sguardi più attenti e generosi sono in grado di rivelarcele. Per questa sfida entusiasmante vogliamo rinnovare la nostra profonda gratitudine nei confronti dei giurati che hanno accettato il compito di pronunciarsi a nome di tutte e tutti e per il beneficio di tutte e tutti”.

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