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‘Nessun rimescolamento, è qualcosa di nuovo e innovativo’

Orio Galli, davanti all'Assemblea delle Polizie comunali, difende il progetto Polizia Ticinese. ‘Niente è definitivo, terremo conto delle critiche’

L’Associazione si è riunita questo pomeriggio a Bellinzona
(Ti-Press)
28 novembre 2024
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«Occorre garantire la permanenza e la specializzazione nelle prossimità dei corpi delle Polizie comunali». Quindi: «Avanti con il progetto Polizia Ticinese, che non è semplicemente un rimescolamento della medesima minestra, ma un sistema duale di polizia che mantiene la distinzione tra Polizia cantonale e Polizia comunale». Insomma, «un progetto rivoluzionario e innovativo. Un’alternativa valida alla Polizia unica». Orio Galli, presidente dell’Associazione polizie comunali ticinesi (Apct), ha ricordato all’assemblea riunita questo pomeriggio a Bellinzona che «il rapporto definitivo su questo importante progetto è quasi completato e i risultati, posso già dire, sono decisamente soddisfacenti». Non sono stati dello stesso parere i Comuni del Luganese della Regione III, che con una presa di posizione hanno criticato diversi punti del progetto. Punti che sono stati presentati prima del rapporto definitivo. «Sono consapevole che le prime informazioni, sia di natura tecnica che politica, non hanno sempre incontrato le vostre aspettative – riconosce Galli –. È normale avere e farsi domande in un processo così complesso. È però fondamentale riconoscere che ogni passo avvicina a una soluzione efficace, e voglio confermarvi che stiamo lavorando su un progetto realmente performante. Con il giusto supporto e le giuste informazioni saranno chiari a tutti i benefici di questo progetto». Già, le informazioni. «Si è optato per presentare il nostro lavoro in assenza del rapporto finale. La tecnica utilizzata dal segretario del Dipartimento istituzioni e dal responsabile della Sezione enti locali ha lasciato un po’ perplesso anche me. Ma alla fine credo abbia arricchito la nostra discussione e il progetto in sé. Queste presentazioni hanno infatti permesso a tutti noi di offrire spunti costruttivi». Anche perché, tiene a ribadire il presidente dell’Apct, che è pure membro del gruppo di lavoro ‘Polizia Ticinese’ «nulla è ancora definitivo. La nostra intenzione è quella di lavorare insieme ai politici comunali al Dipartimento istituzioni e ai Corpi di Polizia, sviluppando soluzioni efficaci attraverso il dialogo e la collaborazione. Questo approccio di coinvolgimento di tutti – sottolinea Galli – non rappresenta una debolezza, ma un’opportunità. Questo progetto rappresenterà un grande passo avanti per la sicurezza in Ticino, aumentando la presenza fisica degli agenti sul territorio e migliorando i servizi offerti alle comunità sia dalle Polizie comunali come pure della Polizia cantonale stessa». Il presidente dell’Apct ribadisce: «La mia visione, sia nel passato che nel presente, è estremamente chiara: il futuro delle Polizie comunali ticinesi deve essere una priorità fondamentale. Il nostro obiettivo è quello di garantire non solo la permanenza, ma anche la specializzazione di questi corpi nel nostro territorio, a beneficio delle nostre comunità».