La Commissione tripartita ha confermato lo 0,95 per mille per l'anno 2025
È in funzione dal 2010 e il suo scopo è di finanziare le spese della formazione professionale che non sono interamente coperte dalla Confederazione e dal Cantone, raccogliendo, si spiega nel sito online, le necessarie risorse finanziarie presso tutte le aziende ticinesi private e pubbliche, anche presso quelle non impegnate nella formazione di apprendisti. È il Fondo cantonale per la formazione professionale. Nel quale "si fa valere il principio della solidarietà: tutte le aziende pagano il contributo al fondo e, direttamente o indirettamente, tutte possono ricevere o ricevono obbligatoriamente – quelle che formano apprendisti – prestazioni dal fondo". Ebbene, la Commissione tripartita del Fondo cantonale per la formazione professionale ha confermato allo 0,95 per mille l’aliquota contributiva per il 2025. Lo ha reso noto oggi il Dipartimento educazione, cultura e sport
Il fondo, ricorda il Decs, “si alimenta con un prelievo, a carico del datore di lavoro, di un contributo variabile da un minimo di 0,9 a un massimo di 2,9 per mille sulle retribuzioni corrisposte ai salariati attivi in Ticino, presso tutte le aziende, pubbliche e private, tenute, in qualità di datore di lavoro, al pagamento dei contributi in base alla legislazione dell’Avs”. Il prelievo “è effettuato dalle casse di compensazione Avs federale, cantonale e professionali, unitamente alla riscossione dei contributi per l’Avs. Le aziende che non hanno ricevuto la fatturazione del contributo dalla propria cassa di compensazione sono tenute ad annunciarsi direttamente all’Amministrazione del fondo (091 815 30 46, decs-fcfp@ti.ch)”. Grazie alle risorse finanziarie raccolte, il fondo "promuove la formazione professionale di base, superiore e continua, attraverso il sostegno diretto e indiretto alle aziende, alle organizzazioni del mondo del lavoro e a enti pubblici o privati d’interesse pubblico".