Il Consiglio di Stato risponde picche alla richiesta del Consiglio cantonale dei giovani. ‘Anche troppa burocrazia’
Dashcam agli esami di guida per l’ottenimento della patente? Introdurre cioè le speciali telecamere per registrare l’esame pratico “così da tutelarne la correttezza e garantire un’oggettiva base di valutazione, qualora il giudizio dell’esaminatore venisse impugnato”? La proposta contenuta nel pacchetto di richieste avanzate dal 24° Consiglio cantonale dei giovani non convince il Consiglio di Stato. Anzitutto causerebbe “burocrazia e costi amministrativi ingenti”, scrive il governo
L’implementazione di un sistema di registrazione tramite dashcam, osserva l’Esecutivo, comporterebbe “un significativo aumento di lavoro burocratico. Sarebbe necessario creare e mantenere un'infrastruttura per l’installazione, la gestione e l’archiviazione delle registrazioni”. Inoltre, continua il Consiglio di Stato, “si dovrebbe prevedere la formazione del personale e la manutenzione delle apparecchiature, che richiederebbero risorse aggiuntive e un'organizzazione complessa”.
Non solo burocrazia. I costi derivanti dall’introduzione delle dashcam non sarebbero trascurabili, avverte ancora il governo: “L’acquisto, l’installazione e la manutenzione delle apparecchiature, così come la gestione delle registrazioni, comporterebbero spese che verrebbero inevitabilmente ripartite su tutti i candidati agli esami di guida. Questo significherebbe un aumento delle tasse per l’esame di guida, gravando ulteriormente sui giovani che già affrontano costi considerevoli per il conseguimento della patente”. Peraltro questi costi aggiuntivi “ricadrebbero su tutti i candidati, inclusi quelli che, a prescindere dall’esito dell’esame, dovessero decidere di impugnarne il risultato”. In questo modo, aggiunge il Consiglio di Stato, si creerebbe “una disparità che penalizzerebbe la maggior parte degli aspiranti guidatori. Infatti, le statistiche mostrano che la percentuale di esami di guida superati in Ticino è in linea con il resto della Svizzera”. Il dato confermerebbe quindi efficacia e correttezza del vigente sistema: “Pertanto, non vi è una necessità oggettiva di introdurre un cambiamento così radicale e costoso per un problema che non risulta essere particolarmente rilevante nel nostro contesto”.
Detto questo, il Consiglio ritiene che “l’utilizzo delle bodycam nell'ambito della formazione degli esperti possa essere un'alternativa valida da considerare e ci attiveremo per valutarne costi e benefici”. Le bodycam “potrebbero fornire un supporto visivo da usare nell’ambito della formazione degli esaminatori, contribuendo a migliorare la qualità e l’uniformità delle valutazioni senza creare un onere amministrativo eccessivo”. In questo modo “potremmo garantire una maggiore trasparenza e correttezza nella formazione, con un impatto positivo sul processo di valutazione degli esami di guida”