Ticino

‘Il sostegno alla formazione musicale ha lacune da colmare’

È quanto sostiene il Consiglio di Stato, che ha elaborato un controprogetto (condiviso con i promotori) all'iniziativa ‘100 giorni per la musica’

(Ti-Press)
8 agosto 2024
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La politica cantonale di sostegno in ambito musicale ha alcuni limiti e lacune, che vanno corretti. È quanto sostiene il Consiglio di Stato, che ha elaborato un controprogetto all'iniziativa ‘100 giorni per la musica’ che chiedeva, appunto, di rafforzare il sostegno cantonale alla formazione musicale andando a ridurre, tra le altre cose, le rette a carico dei giovani residenti iscritti a scuole riconosciute. A differenza di quanto proposto dal comitato promotore dell'iniziativa popolare, che ha raccolto quasi 11mila firme e collaborato all’elaborazione del controprogetto, il governo ritiene che una legge sulla formazione musicale così come proposta “non sia consona e funzionale a dare una risposta pienamente soddisfacente alle condivisibili sfide sollevate dall'iniziativa” e propone quindi di andare a modificare parzialmente la legge sul sostegno alla cultura. In caso di approvazione del controprogetto a livello parlamentare, il comitato promotore ha fatto sapere che ritirerà l'iniziativa popolare.

I lavori, come detto, sono stati portati avanti tra Dipartimento dell'educazione, cultura e sport (Decs) e i promotori dell'iniziativa. La conclusione è stata riassunta in otto punti che, se implementati, andranno ad aiutare chi opera nella formazione musicale dei giovani ticinesi. Tra questi: istituire una commissione di qualità indipendente, nominata dal Consiglio di Stato, con il mandato esplicito di assistere il Dipartimento nell’elaborazione dei criteri qualitativi per l’accesso al sostegno in materia di formazione musicale; estendere la riconoscibilità dei costi per le attività formative in ambito musicale extrascolastico per giovani fino a conclusione del livello secondario II o fino a 25 anni se in formazione; mettere a disposizione gratuitamente i locali delle scuole pubbliche cantonali per attività di formazione musicale; garantire una copertura forfettaria destinata ad abbassare uniformemente le tariffe degli allievi che rispettano i criteri di riconoscibilità e assicurare la qualità dell’insegnamento a loro offerto; destinare una somma forfettaria per abbassare ulteriormente le tariffe per i nuclei familiari a basso reddito; erogare un contributo forfettario destinato alla copertura di oneri amministrativi.

Capitolo costi: “L’incremento di spesa annua complessiva comportata dal controprogetto indiretto rispetto alla cifra destinata attualmente alla formazione musicale extrascolastica a indirizzo non professionale è di circa 1,5 milioni di franchi per il periodo 2026-2028”, scrive il Consiglio di Stato. “Successivamente, la fonte e l’entità del finanziamento saranno valutate in sede di elaborazione del preventivo. Per il periodo di prova l’intera spesa sarà posta a carico del Fondo Swisslos”.

Nella seduta di ieri il Consiglio di Stato ha anche licenziato un messaggio per la revisione parziale della Legge sul sostegno alla cultura del 16 dicembre 2013 e l'abrogazione della Legge sul cinema del 9 novembre 2005. Scrive l'Esecutivo: “Si vuole consentire di meglio riconoscere il ruolo centrale della cultura per il nostro Cantone, oltre a stabilire l’obbligo di elaborare linee programmatiche cantonali di politica culturale all’inizio di ogni legislatura e altri adattamenti minori”. Il governo propone quindi un adeguamento delle basi legali per poter riconoscere finanziariamente la mediazione culturale, la partecipazione culturale, la creazione e promozione artistica, la collaborazione intercantonale, nazionale e internazionale, e la cultura popolare tradizionale, incluse le professioni artigianali e artistiche tradizionali.

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