Dopo la sanzione decisa dalla Comco, il Managing Director della Amag Mathias Gabler chiede venia. E precisa: ‘Violazioni da parte di singoli’
In una nota inviata ai media, Amag fa sapere di accettare il provvedimento della Commissione della concorrenza (Comco). E precisa: ‘"Nell’ambito dell’indagine ’Concessionari Volkswagen’, la Comco ha sanzionato accordi di concorrenza da parte di operatori di mercato nel canton Ticino per gli anni 2006-2018. In passato, singoli dirigenti dei garage di Aamg hanno tenuto comportamenti inaccettabili nel Canton Ticino. Amag ha adottato provvedimenti a livello di organizzazione e di personale al fine di applicare coerentemente i principi volti a garantire un’attività commerciale corretta in tutti i settori".
La Comco ha avviato l’indagine nell’estate del 2018. Amag ha assicurato la sua piena collaborazione alle autorità della concorrenza per consentire di indagare in modo approfondito sulle pratiche in Ticino e individuare nonché attuare tempestivamente le misure necessarie. La Comco ha previsto una multa per gli accordi finalizzati a limitare la concorrenza. La Comco, tuttavia, non ha stabilito che i clienti abbiano effettivamente subìto un danno finanziario. L’ammontare della multa è stato calcolato in base al fatturato e ad altri fattori; non vi è quindi alcuna relazione con un eventuale danno.
"Singoli dirigenti nel canton Ticino hanno violato disposizioni e principi che si applicavano a tutto il gruppo Amag e che valgono tuttora. Purtroppo, in Ticino in passato evidentemente non abbiamo sempre agito in maniera corretta dal punto di vista legale ed etico. E di questo mi scuso", afferma Mathias Gabler, Managing Director di Amag Automobili e Motori Sa, che da maggio 2018 è alla guida dei garage di Amag".
A causa di questi episodi, il gruppo Amag ha adottato provvedimenti a livello di organizzazione e di personale. Ha ulteriormente rafforzato i controlli interni e messo in piedi un programma completo per la compliance, che prevede, tra le altre cose, corsi di formazione obbligatori per il personale nell’ambito del diritto dei cartelli.
"Nel gruppo Amag vige una rigorosa politica di tolleranza zero nei confronti delle violazioni del diritto in materia di concorrenza – precisa ancora la stessa azienda –. Amag si aspetta che il management fornisca il buon esempio, sempre e senza riserve. I principi alla base di un’attività commerciale corretta sono uno dei temi più importanti della responsabilità dirigenziale".
"Mi spiace molto che singoli dirigenti di Amag non abbiano rispettato i nostri valori, le nostre direttive e disposizioni – tiene a sottolineare Helmut Ruhl, Ceo del gruppo Amag –. Dal personale Amag e dai nostri partner mi aspetto sempre una conduzione eticamente e legalmente corretta. Per questo negli ultimi anni abbiamo continuato a investire molto nell’organizzazione e nei processi. Il Ticino per noi è importante, desideriamo offrire alla nostra clientela servizi all’avanguardia".