Con una mozione inoltrata al governo il Movimento per il socialismo chiede di fare chiarezza: ‘Tanti ci guadagnano’
Bisogna istituire un registro pubblico di tutti coloro che incassano indennità e gettoni di presenza dall’ente pubblico e parapubblico. A chiederlo è, con una mozione inoltrata al Consiglio di Stato, il Movimento per il socialismo. Nell’atto parlamentare sottoscritto da Matteo Pronzini, Simona Arigoni Zürcher e Angelica Lepori Sergi si legge che "è noto a tutte e tutti che la casta politica (sic) si spartisce, secondo dei rigorosi criteri partitici, ogni possibile mandato in enti pubblici e parapubblici, sia a livello cantonale che comunale". Per molti, "si tratta di lauti e plurimi mandati che garantiscono una vita agiata".
Di conseguenza, l’Mps scrive che "è giusto e doveroso che le cittadine e i cittadini sappiano esattamente chi è stato messo in quale consesso e quanto incassa. E ciò per la miriade di Consigli d’amministrazione, enti, consorzi esistenti. Tutti ambiti che, accanto a interessanti retribuzioni, permettono di stabilire un’interessante rete di contatti utile per fare i propri affari".
Quindi, la richiesta è che il Consiglio di Stato "si attivi al fine di implementare un registro elettronico pubblico e accessibile a tutte e tutti nel quale sia indicata ogni persona che siede in una struttura pubblica o parapubblica cantonale e comunale". Per ogni persona, "devono essere indicate le strutture in cui è stato nominato/delegato e l’ammontare dei compensi ricevuti. Analogamente alle annotazioni del registro di commercio dovranno essere visibili anche le nomine/deleghe passate".