Ticino

Frontalieri, l’Inps chiede maxirimborsi per il biennio ’12-13

In provincia di Como arrivate raccomandate con richieste fino a 8mila euro, ma le cifre sono in fase di ricalcolo

La denuncia di una ex frontaliera
(Ti-Press)
9 maggio 2022
|

Decine di frontalieri comaschi in queste settimane hanno ricevuto raccomandate con le quali la sede provinciale dell’Inps chiede la restituzione dell’indennità di disoccupazione per il biennio 2012-2013 in quanto non dovuta, nella misura in cui è stata accreditata. La segnalazione arriva da una ex frontaliera di Porlezza, che per il solo 2012 si è vista richiedere la restituzione di 8mila euro. La donna dieci anni fa era rimasta senza lavoro, e aveva chiesto e ottenuto l’indennità di disoccupazione da parte dell’Inps di Como. Già nel 2013 all’ex frontaliera era giunta una richiesta di restituzione di 300 euro. Richiesta che l’Inps attribuiva a un controllo, sostenendo che erano stati erroneamente versati. Nelle scorse settimane l’ex frontaliera di Porlezza si è vista arrivare la nuova e ben più consistente richiesta di restituire quanto le era stato pagato. Dello stesso tenore le raccomandate giunte a decine di ex frontalieri comaschi che, rimasti senza lavoro in Ticino nel biennio 2012-2013, hanno beneficiato dell’indennità di disoccupazione. Non si esclude che qualcosa di analogo possa aver interessato ex frontalieri residenti in altre province lombarde e piemontesi. L’ex frontaliera di Porlezza, assistita da un penalista, esperto di materia contributiva, in questi giorni è riuscita a ottenere una mezza vittoria: l’Inps ha ridotto a 3mila euro la richiesta (giudicata esagerata dallo stesso Istituto previdenziale).

Ma nel concreto, cosa è successo? Risponde la direttrice dell’Inps di Como, Rosaria Cariello: «Nel 2012 la Svizzera aveva rivisto gli Accordi con l’Unione europea per i lavoratori stranieri: da qui le richieste di restituzione delle indennità di disoccupazione. Le cifre indicate nelle cartelle sono comunque eccessive, per cui stiamo facendo un ricalcolo per tutti».