In provincia di Como non sono preoccupati: ‘Rimaniamo molto più competitivi che in Ticino, per un pieno da noi si risparmieranno una decina di euro’
Non preoccupa i benzinai della fascia di confine il taglio delle accise: il pendolarismo degli automobilisti ticinese continuerà, in quanto la differenza dei prezzi pratica al di qua e al di là della frontiera continuerà a essere consistente. Ne è convinta Daniela Maroni, presidente Figisc (Federazione italiana gestori impianti di carburante) della Confcommercio di Como: "A pagare la decisione del governo Meloni di tagliare lo sconto sulle accise saranno gli automobilisti italiani che risiedono in Italia. Certamente non ne beneficeranno i nostri colleghi ticinesi". Da domani Primo dicembre, infatti, lo sconto passa da 30,5 a 18,3 centesimi di euro al litro sia per la benzina, sia per il gasolio. "Nell’ultimo giorno di novembre, cioè oggi, 30 novembre – dice Maroni –, la differenza fra i prezzi praticati a Como e a Chiasso è mediamente di oltre 30 centesimi di euro. Con l’aumento in vigore dal 1° dicembre la differenza mediamente sarà di una ventina di centesimi, per cui gli automobilisti ticinesi avranno ancora la possibilità su un pieno di 50 litri di risparmiare una decina di euro". Continua Maroni: "Anche con i nuovi costi dei carburanti escludo un ritorno di automobilisti italiani in Ticino. E fra loro considero i frontalieri che essendo quasi 80mila hanno inciso in modo notevole sulle nostre vendite. Frontalieri che dallo scorso mese di marzo sono tornati a rifornirsi nel distributore sotto casa".