L'Ente ospedaliero cantonale ha presentato il resoconto dell'esercizio 2020, caratterizzato dalla pandemia da SARS-CoV2, e dalla risposta ad essa
L’Ente Ospedaliero Cantonale (Eoc) ha presentato il resoconto del proprio esercizio 2020, caratterizzato dalla pandemia da SARS-CoV2 e dalla sua gestione, concentrandosi sul servizio a favore di tutti i ticinesi. In questo contesto, Eoc rivendica di aver dato "prova di grande efficienza mettendo in campo tutte le competenze e mobilitando tutte le risorse necessarie atte a fornire una risposta appropriata alle necessità di salute, in ambito COVID e non COVID, della popolazione ticinese. Eoc ha assunto il suo ruolo di leadership, mettendo a disposizione risorse e know-how, sviluppando proficue sinergie “ad hoc” con il settore privato e sostenendo la politica cantonale e federale nel prendere le difficili decisioni con il solo obiettivo di tutelare la salute della popolazione".
L'Ente ospedaliero "ha saputo riorganizzarsi in tempi record per potere continuare ad offrire ai cittadini le cure necessarie, mantenendo elevati gli standard di qualità e di sicurezza. Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro di squadra, alla collaborazione, alla multi- e interdisciplinarietà e alla responsabilità di tutti i collaboratori, che hanno dato, una volta di più, prova di grande professionalità, dedizione ed energia".
Questa situazione ha generato, per Eoc come per la maggioranza degli ospedali pubblici svizzeri, un deficit finanziario, ma ha permesso di trarre importanti insegnamenti, integrati e perseguiti nella strategia ospedaliera.
La popolazione, prosegue l'Ente ospedaliero, "potrà continuare a contare sul suo servizio pubblico e Eoc su collaboratori competenti e motivati che lavorano sulla base di processi ottimizzati e maggiormente efficienti - anche grazie alla trasformazione digitale - all’interno di ospedali al passo con i tempi e dotati di tecnologie innovative. Questo sia nell’ambito più specialistico sia in quello di prossimità. Tutto ciò, con particolare attenzione alla vicinanza al territorio, alla messa in rete delle attività cliniche e al chiaro focus sulle competenze da sviluppare in ogni ospedale accompagnerà l’Eoc nell’evoluzione della sua strategia. Con la garanzia di massima sicurezza e con particolare attenzione alla migliore economicità delle scelte, l’obiettivo principale resta quello di continuare ad offrire ai cittadini cure di qualità".
Le strutture Eoc hanno curato oltre 36'300 pazienti degenti, di questi quasi 2'200 affetti da COVID. In medicina intensiva, dove i posti letto sono stati aumentati per rispondere alle esigenze della presa in carico dei pazienti COVID raggiungendo la quota 88 letti complessivi, sono stati trattati quasi 3'500 pazienti, di cui quasi 400 affetti da COVID.
I servizi di urgenza medica hanno eseguito oltre 97'000 visite e il laboratorio ha dato risposta a più di 850'500 richieste. Eoc ha visto nascere 1'475 nuove vite.
Dal punto di vista dei costi, la pandemia ha avuto un impatto pari a 46.5 milioni di CHF: il 30% di questa cifra è legato a costi straordinari e il restante 70% alla mancata attività. Dopo lo scioglimento del fondo di ammortamento (pari a 12 milioni Chf), la perdita si attesta a 54.6 milioni.
L’anno si è pertanto concluso con un margine operativo lordo (Ebitda) negativo, pari a -2% (-14.2 milioni CHF).
L'Eoc sottolinea anche il "profondo legame" fra esso e il territorio, che la pandemia ha messo ulteriormente in evidenza: "oltre al valore economico ridistribuito dall’Eoc in Ticino – pari a 529 mio CHF, equivalenti a 73 cts rimessi nell’economia ticinese per ogni franco ricavato – la battaglia contro il Covid ha generato una straordinaria e toccante ondata di empatia verso il personale curante a tutte le latitudini. Applausi, manifestazioni di affetto, disegni, cibo, bevande, automezzi e tanto altro sono stati da sprone e da supporto per tutti i collaboratori Eoc. Le ingenti donazioni in denaro, 5.3 mio CHF, sono e saranno utilizzate coerentemente alla volontà dei donatori per l’acquisto di materiale di protezione e/o iniziative dedicate ai collaboratori. Una cospicua parte delle stesse è già stata devoluta ai collaboratori. Anche in quest’occasione, teniamo a ringraziare tutti i nostri benefattori".
Nel 2020 sono stati conclusi diversi progetti, tra i quali si segnalano:
"Qualità e sicurezza da una parte ed economicità delle scelte dall’altra sono il binomio che continuerà a guidare l’operato di Eoc", conclude l'Ente ospedaliero. "In tal senso, la ridefinizione dell’offerta sanitaria all’interno di Eoc, necessaria a fronte della situazione finanziaria e degli investimenti logistici indispensabili, mirerà alla messa in rete, alla vicinanza al territorio, alla focalizzazione sulle diverse competenze dei singoli ospedali.
Tale attività permetterà ai cittadini di continuare a potere contare su ospedali moderni, tecnologici ed efficienti, caratteristiche, queste, presenti ad esempio nella nuova ala dell’Ospedale regionale di Mendrisio, che verrà aperta nel primo trimestre del 2022".