Il Piano finanziario di Locarno, che con grandi progetti ambisce a diventare una vera città di ‘innovazione, creatività, sostenibilità e diversità’
Sotto l'albero di Natale la Città di Locarno ha messo il Piano finanziario 2025-2028, approvato nei giorni scorsi dal Municipio, con un’estensione dell’orizzonte temporale fino al 2032 per il Piano delle opere.
“Frutto di approfondite riflessioni strategiche orientate al futuro, il Piano finanziario completa il Preventivo 2025 e getta le basi per plasmare una vera città: non solo dinamica, sicura, accogliente e inclusiva, ma anche un polo di innovazione, creatività, sostenibilità e diversità, ricca di opportunità ricreative, culturali e professionali; un luogo ideale per vivere, crescere e lavorare. Esso affronta le sfide della società contemporanea trasformandole in opportunità e delineandole in una visione chiara e orientata al medio-lungo termine”. Con questo approccio, il Municipio sottolinea l’importanza di un documento trasparente, strategico e in continua evoluzione, che definisca le linee guida e gli obiettivi per i prossimi anni. “Il Piano tiene conto delle tendenze sociali attuali e delle dinamiche globali, prestando attenzione ai segnali di cambiamento – specifica l'Esecutivo in una nota ai media –. Ambisce inoltre ad anticipare le esigenze del contesto locale. Include progetti che potranno accendere una scintilla per promuovere uno sviluppo della città e della regione. È frutto di un ascolto attivo verso i bisogni dei cittadini ed è volto a favorire la creazione di un tessuto economico attrattivo e interessante per l’insediamento di nuove attività. Nel suo insieme si tratta di un progetto che ambisce ad aumentare l’attrattiva di Locarno e che conferisca ulteriore spinta ai recenti riconoscimenti ottenuti dalla città sia a livello turistico sia a livello residenziale, veicolando l’immagine che Locarno vuole trasmettere e ponendo l’accento sulla qualità dei servizi erogati, del territorio e dello spazio pubblico”.
Nelle sue ipotesi, il Municipio intende mantenere una politica fiscale equilibrata, evitando ulteriori aggravi per la cittadinanza. Durante il periodo di riferimento, il moltiplicatore politico è stato mantenuto al 90 per cento per le persone fisiche e al 97 per cento per quelle giuridiche, per le quali si auspica una tendenziale riduzione al 95 per cento negli anni a venire. Il Piano si compone di diverse opere, ciascuna delle quali classificate nella rispettiva categoria contabile. Ciò si traduce in investimenti lordi totali, previsti durante il periodo 2025-2032, di poco superiori a 270 milioni di franchi che, al netto di sussidi e contributi, corrispondono a investimenti netti di 192 milioni di franchi. L'Esecutivo pone particolare attenzione ai cosiddetti “progetti faro”, interventi strategici fondamentali per plasmare il futuro della città. Tra questi si annoverano la sistemazione di Piazza Grande, Largo Zorzi e Piazza Remo Rossi (Nouvelle Belle Époque); la sistemazione della Rotonda di Piazza Castello; l’edilizia scolastica; la pianificazione del territorio e l’implementazione dei Programmi di agglomerato (PaLoc); la valorizzazione e il restauro del Castello visconteo; la sistemazione architettonica del PalExpo Fevi.
Non meno rilevanti sono i progetti volti a valorizzare il potenziale inespresso di aree strategiche come il comparto ex-gas ed ex-macello. Per lo sviluppo di questo comparto, e della città in generale, il settore dell’audiovisivo assume un ruolo centrale, promuovendo nuove attività legate alla comunicazione, all’arte cinematografica e alla digitalizzazione. Vengono inoltre confermati gli indirizzi di Locarno “Città dell’energia” e di “Città amica dei bambini”.
Nel Piano finanziario vengono pure citati anche gli strumenti di pilotaggio che il Municipio, basandosi su un confronto fra i quadri dirigenti della Città, si è dato: oltre al Piano finanziario, che sarà oggetto di aggiornamento regolare, anche sulla base degli approfondimenti in atto, vi sono la gestione delle risorse umane, un aumento della digitalizzazione e la definizione e implementazione del Programma di azione comunale (Pac).
Il documento tratta un altro tema fondamentale: le aggregazioni. Viene messa in evidenza “la necessità di dotarsi di una nuova organizzazione istituzionale per affrontare le sfide del futuro e per rafforzare una regione, quella del Locarnese, che sta perdendo competitività rispetto ad altre realtà del Cantone, gettando le basi per sviluppare le grandi potenzialità del nostro territorio”.
La stima dell’evoluzione del conto economico (in precedenza conto di gestione corrente) indica importanti disavanzi, che potrebbero salire fino a 6,6 milioni di franchi nel 2028. Il capitale proprio della Città, pari nel 2024 a circa 37,7 milioni di franchi, permette di assorbire i disavanzi per alcuni anni. “La proiezione finanziaria – considerano le autorità – è stata eseguita in un periodo economico non semplice, caratterizzato da una contrazione delle risorse fiscali, in particolare quelle relative alle persone giuridiche, e dall’incertezza sull’evoluzione dei tassi d’interesse passivi, che sembrano tuttavia riallinearsi su valori più sopportabili”. Il Municipio ha quindi focalizzato degli ambiti su cui concentrarsi per la correzione delle tendenze. Si citano, ad esempio, “misure puntuali in ambito di gestione del personale, in particolare legate alla verifica di una potenziale non sostituzione dei partenti e alla riorganizzazione di determinate procedure”. Ma anche “il contenimento spese per servizio, in particolare indirizzando l’attenzione verso i rapporti con i fornitori e le cosiddette economie di scala; piano nuovi contribuenti e residenze secondarie, in particolare promuovendo la residenza primaria e aumentando l’attrattiva per attirare nuovi contribuenti”.
Nel complesso, le piste identificate a Palazzo Marcacci hanno l’obiettivo di portare un beneficio alle finanze cittadine, ovvero una riduzione del fabbisogno, compreso fra 1,7 e 3,6 milioni di franchi.
L’auspicio è che “il Piano finanziario, pur non avendo carattere vincolante, stimoli un dibattito e convergenze condivise, orientando le decisioni future della Città”.