Ticino

Al via da oggi le prenotazioni per i malati cronici a rischio

Scade il 31 marzo il termine per le prenotazioni per le vaccinazioni di prossimità nei comuni per le persone che ne hanno al momento diritto

(Ti-Press)
18 marzo 2021
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Aprono oggi le iscrizioni per le vaccinazioni per i malati cronici ad alto rischio. È possibile annunciarsi tramite il sito www.ti.ch/vaccinazione. A partire dal 25 marzo ci saranno posti liberi a Giubiasco, dal 30 marzo apriranno i centri di Lugano (padiglione Conza), Locarno (Fevi) e Mendrisio (Mercato Coperto): all'atto dell'iscrizione è possibile scegliere il centro di vaccinazione. Per accedere alle vaccinazioni nei centri è indispensabile essere in possesso dello specifico certificato medico timbrato e firmato dal medico.

Oltre ai centri cantonali ci saranno a disposizione circa un centinaio di medici disponibili a vaccinare nel proprio studio, a fronte di circa 150 che preferiscono inviare i propri pazienti a un centro di vaccinazione: è possibile dunque chiedere al proprio medico la disponibilità e concordare il seguito. Per chi sceglie il medico curante la tempistica è più lunga, poiché la fornitura ai medici avverrà intorno al 12 di aprile, per cui gli appuntamenti potranno essere ottenuti intorno a metà aprile.

Il farmacista cantonale ricorda che rientrano nella categoria di persone a rischio coloro che per la loro patologia hanno difficoltà nello svolgere le proprie attività quotidiane: la valutazione viene effettuata dal medico curante.

Vaccinazioni di prossimità, c'è tempo fino al 31 marzo

Per quanto riguarda le persone dai 75 anni in su, è confermato che da lunedi verranno distribuite le dosi di vaccino destinate alle persone in attesa degli appuntamenti. Priorità agli anziani di oltre 85 anni che stanno aspettando a causa dei ritardi delle forniture. Con la fornitura di settimana prossima si riuscirà a vaccinare 6'000 persone con la prima dose, seguirà la seconda a un mese di distanza. RImarranno circa 1'000 persone sparse in tutto il Cantone che potranno ricevere l'appuntamento solo nei primi giorni dopo Pasqua in quanto è attesa una nuova fornitura da distribuire ai comuni. Per le persone in attesa vale sempre il principio che è possibile annunciarsi già da subito per il centro cantonale di Giubiasco nel caso non si voglia aspettare, così come per le persone che dovranno aspettare dopo Pasqua.

Per quello che riguarda la vaccinazione di prossimità l'ultimo giorno utile per annunciarsi ai Comuni è il 31 di marzo: in base ai dati comunicati verrà fornito il quantitativo di vaccino necessario per vaccinare le persone che si sono annunciate a quella data. Quindi le persone dai 75 anni in su che vogliono accedere alla vaccinazione prima dei gruppi successivi hanno tempo fino al 31 di marzo, potendo sempre annunciarsi nei centri cantonali. Si precisa che per "over 75", "over 80" e via dicendo si intendono persone con 75 o 80 anni già compiuti. 

Circa il mancato uso del vaccino Johnson & Johnson, il farmacista cantonale ha rivelato che esso non è stato finora scelto in quanto la prima fornitura sarebbe stata disponibile solo a partire dal secondo semestre dell'anno. Se sarà omologato da Swissmedic, però, sarà allora utilizzato.

Merlani «Stupefacenti due mesi di stabilità, non durerà»

Giorgio Merlani: «È quasi strano avere avuto un periodo di due mesi di relativa stabilità, è quasi stupefacente e non mi aspetto che rimanga tale. I dati degli ultimi giorni indicano la variante inglese preponderante all'85%. L'incidenza dei nuovi casi è aumentata del 30% da una settimana all'altra, la crescita è esponenziale. È prevedibile che ci ritroveremo una fase di crescita anche importante ed è verosimile un impatto in termini di maggiori ospedalizzazioni.»

Si è dimezzata, ha detto Merlani, la quota delle persone anziane ospedalizzate, ora circa al 25%: questo grazie alla strategia di vaccinazione che sta dando i suoi frutti. La quota di persone di età più giovane aumenta in quanto diminuisce quella di persone più anziane. «Ogni dose somministrata a una persona che non rischia un decorso grave o un decesso è una dose che non arriva là dove dovrebbe» sottolinea Merlani che aggiunge: «Aspettare il proprio turno vuol dire dare le dosi a chi ne ha bisogno per primo». 

Da inizio febbraio non si registra un singolo caso in casa anziani: «Sembra un paradosso, ma attualmente le case anziani sono il luogo più sicuro in quanto gruppo chiuso in cui il virus non può diffondersi» a seguito delle vaccinazioni. Questo si è riflesso anche sui decessi, essendo crollata la mortalità.

Riguardo il numero di persone in isolamento, stabile, e il contact tracing, Merlani ha sottolineato come sia importante partecipare in modo onesto e aperto segnalando i casi anche se ciò comporta mandare amici o parenti in quarantena, soprattutto nel momento in cui è possibile uscire dalla quarantena con un test gratuito dopo 7 giorni. 

Circa la vaccinazione delle persone con malattie cronache a rischio e la possibilità che, proteggendo queste e diminuendone le ospedalizzazioni e i decessi, il virus possa circolare senza grossi danni come una normale influenza, il medico cantonale ha specificato che è difficile fare dei calcoli esatti, ma è importante considerare che statisticamente, sui grandi numeri, è possibile che ci sia il rischio di decesso di persone di età anche meno avanzata, ciò che potrebbe essere complicato anche dal diffondersi della variante inglese. Un aumento delle ospedalizzazioni, ha ribadito Merlani, inoltre, a prescindere dalla capacità del sistema comporterebbe un aumento dei decessi legati al Covid, poiché spesso il ricovero porta al decesso, e secondariamente un aumento di decessi o di persone in sofferenza per altre patologie a causa della mancanza di posti letto in caso di occupazione eccessiva da parte dei pazienti Covid.

Test gratuiti, usarli quando se ne ha davvero necessità

Circa la strategia di test, il medico cantonale invita a prestare attenzione, con l'arrivo della bella stagione e dei pollini, ai sintomi che potrebbero sembrare allergici ma che potrebbero invece essere legati al Covid, e agli apparenti sintomi influenzali poiché al momento l'influenza stagionale non è diffusa, quindi occorre fare attenzione e testarsi.

La strategia dei test a tappeto in Ticino è già stata allargata, ad esempio nei casi nelle scuole, riguardo i quali Merlani ha precisato che una volta svolta l'indagine ambientale è quasi raro trovare altri casi all'interno della stessa classe.

Per i test di massa per asintomatici ci son due canali: uno è quello individuale per il cittadino che vuole farsi testare, l'altro è quello dei test ripetuti effettuati in situazioni in cui si ritiene che il rischio sia più elevato, soprattutto per il maggior contatto fra persone.

Per il test individuale ci si può recare in una delle farmacie autorizzate indicate sul sito www.ti.ch/coronavirus (popolazione--> sintomi e test). La tendenza è di fornire un test a settimana a ogni persona.

Per quanto riguarda i test collettivi, si prevede che sia possibile avviare la strategia entro fine mese o inizio del prossimo mese. 

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