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I duecento anni della Navigazione sul Verbano

Nel febbraio 1826 dal Burbaglio di Muralto salpò il primo natante adibito al trasporto passeggeri. Un’associazione creata ad hoc curerà i festeggiamenti

In sintesi:
  • Obiettivo dichiarato, quello di proporre al pubblico manifestazioni a carattere storico e di gala, senza dimenticare gli eventi sulla terraferma, con conferenze, mostre, visite guidate e altro ancora
  • Il viaggio a ritroso nel tempo vuole quindi da un lato restituire al pubblico il ricordo, la memoria, dall’altro stimolare le nuove generazioni a riflettere su questo patrimonio condiviso
Scatti del secolo scorso
30 dicembre 2024
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Una scia lunga 200 anni. Quella dei battelli della Navigazione Lago Maggiore, società di trasporto pubblico italo-svizzera che, nel 2026, taglierà lo storico traguardo dei due secoli di vita. Fu infatti il 15 febbraio 1826 che, dal piccolo porto del Burbaglio di Muralto, sotto gli occhi di una gran folla incuriosita, effettuò la sua prima corsa ufficiale un natante adibito al trasporto di passeggeri, segnando così l’inizio della moderna navigazione lacustre. Da allora, di acqua sotto gli scafi ne è passata parecchia: il servizio all’utenza si è sviluppato, la flotta è stata aggiornata (dal vapore si è passati ai motori diesel e oggi si mira a motori green sostenibili), a livello socio-economico la società è radicalmente mutata, le impronte storiche e ambientali attorno alle rive del Verbano non sono più quelle dell’Ottocento ma tuttavia, questa preziosa risorsa, non ha mai interrotto la propria attività, assicurando a residenti e turisti corse 365 giorni l’anno. Erede di una lunga tradizione, a gestire le sorti di battelli ed equipaggi è, oggi, la Società di Navigazione Lago di Lugano per il lato svizzero del bacino, per quello italiano la competenza è invece della Gestione governativa navigazione laghi, con sede centrale a Milano e sede della Navigazione Lago Maggiore ad Arona.

Proprio allo scopo di valorizzare questo giubileo, a Locarno è stata costituita negli scorsi mesi l’associazione ‘Verbano 26’. Obiettivo dichiarato, quello di proporre al pubblico manifestazioni a carattere storico (come crociere d’epoca diurne e serali, con tanto di musica a bordo) e di gala, senza dimenticare gli eventi sulla terraferma, con conferenze, mostre, visite guidate e altro ancora, il tutto nell’intento di far conoscere questo prezioso servizio dalle due parti del confine. Al timone dell’associazione è stato nominato Antonio Leucci, ex studente dell’istituto Nautico di Genova, appassionato e storico della navigazione sul Lago Maggiore. A dargli man forte è un nutrito gruppo di esperti storici della navigazione. Si tratta di un progetto transfrontaliero ambizioso e al tempo stesso affascinante, che rende omaggio a una lunga tradizione abbattendo le frontiere ideali e fisiche creando una sorta di unicità territoriale del Lago Maggiore. I promotori di Verbano 26 hanno potuto sin da subito contare sul sostegno di Comuni, associazioni e società operanti nel settore dei trasporti, enti turistici e il Cantone; una collaborazione sinergica fondamentale per arrivare alla scadenza primavera-estate del 2026 con un’offerta di qualità e per tutti i gusti.

Le origini, l’evoluzione e le tappe fondamentali

La storia della navigazione sul Lago Maggiore inizia nel lontano 1825, sotto le insegne dell’Impresa Lombardo-Sardo-Ticinese. In questa fase pionieristica il primo piroscafo costruito fu il Verbano 1, varato nel 1826. In quei tempi, a onor del vero, vi era anche un’altra società che operava sul Lago Maggiore, il “Lloyd Austriaco”, che navigava dal 1853. Durante la Seconda guerra di Indipendenza i piroscafi vennero armati per ragioni difensive e vi furono anche scontri. Il “Lloyd Austriaco”, che nel frattempo era fallito, vendette i suoi tre bastimenti al governo svizzero che li cedette, a sua volta, al governo sardo. A cavallo tra Ottocento e Novecento, la proprietà dei battelli passò nelle mani della “Innocente Mangilli” di Milano. La flotta del lago Maggiore agli inizi del XX secolo diviene una delle più importanti ed efficienti d’Europa. Allo scoppio della Prima guerra mondiale i battelli vennero gestiti dal governo, con risultati disastrosi. Nel 1923 le imbarcazioni passarono alla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie. La Seconda guerra mondiale portò all’affondamento, da parte degli aerei alleati, di tre battelli. Nel dopoguerra la gestione delle imbarcazioni passò alla Gestione Governativa, che costruì diverse nuove navi (il primo aliscafo prese servizio nel 1953); nel 1956 acquistò la flottiglia svizzera. Molteplici accordi (spesso frutto di compromessi un tantino litigiosi) fra i due Stati hanno accompagnato l’ultimo mezzo secolo. Nel 2017, quando la compagnia Navigazione Lago Maggiore (NLM) termina il servizio sul bacino svizzero nasce il Consorzio dei laghi. L’attuale intesa, valida fino al 2046, è stata elaborata dalla Commissione mista Italo-Svizzera per la Navigazione composta da rappresentanti del Ministero Italiano delle Infrastrutture, dell’Ufficio Federale dei Trasporti, del Canton Ticino, oltre alle due concessionarie, l’elvetica Società Navigazione Lago di Lugano (SNL) e l’italiana Gestione Governativa Navigazione Laghi (GGNL). Attualmente la flotta passeggeri della “Navigazione Lago Maggiore” è la più grande dei laghi italiani, si compone di oltre trenta unità tra piroscafi, motonavi, traghetti, catamarani, aliscafi e motoscafi. Attraverso due secoli di incessante attività, svolta anche nei momenti più bui della storia, la Navigazione ha dato sicuramente un contributo determinante alla crescita del territorio lacustre. I battelli hanno rappresentato epoche, alcuni sono diventati addirittura dei monumenti sull’acqua; hanno collegato porti raccontando vite ordinarie e straordinarie, narrato l’evoluzione della nautica lacustre, la storia di una “via d’acqua fondamentale” per il trasporto di uomini e merci, coprendo ogni necessità alle comunità adagiate sulle rive del lago.

Un patrimonio di cultura e valori che guarda al futuro

Questo incantevole viaggio a ritroso nel tempo vuole quindi da un lato restituire al pubblico il ricordo, la memoria, dall’altro stimolare le nuove generazioni a riflettere su questo patrimonio condiviso. Attraverso eventi, mostre, workshop e iniziative di vario genere, Verbano 26 intende offrire la possibilità di scoprire la bellezza e la diversità del territorio del Lago Maggiore e di entrare in contatto diretto con le sue realtà associative. Dalla rievocazione di antiche tradizioni alla promozione di nuove forme di espressione artistica, il progetto si propone di creare un dialogo dinamico tra passato e presente, tra cultura locale e prospettive globali. L’obiettivo ultimo di ‘Verbano 26’ non è solo quello di celebrare il patrimonio storico e culturale del territorio, bensì quello di stimolare un senso di appartenenza e di orgoglio nella comunità locale. Attraverso la partecipazione attiva delle associazioni locali, si mira a rafforzare il legame tra i suoi abitanti e a promuovere una maggiore consapevolezza della propria identità collettiva. Già nel 2025 ‘Verbano 26’ insieme al Comitato 10 Febbraio di Verbania parteciperà, grazie a un team internazionale, al recupero della campana e della panchina del piroscafo Milano, adagiato a 236 metri di profondità davanti alla punta della Castagnola di Verbania.
Informazioni riguardo ai progetti e agli eventi di Verbano 26: associazioneverbano26@gmail. com.