Ticino

‘Annunci su Airbnb solo con un numero identificativo’

Cambia la procedura per affittare online gli alloggi ad uso turistico. La commissione ‘Economia’ firma il rapporto di Pini (Plr): ‘Snella e digitale’

Ti-Press
2 marzo 2021
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Snella, digitale, semplice ma soprattutto fondamentale. La nuova procedura per gli alloggi ad uso turistico posti in locazione sulle piattaforme online - Airbnb per intenderci, ma non solo - ha avuto, questo pomeriggio, il via libera unanime della commissione parlamentare ‘Economia e lavoro’ che ha sottoscritto il rapporto di Nicola Pini (Plr). Una regolamentazione ritenuta quindi necessaria per un settore, fino a oggi, senza troppe regole cui sottostare.

Con il nuovo modello proposto, si legge nel testo, “per poter esercitare la propria attività, ogni datore di alloggio deve annunciarsi e ottenere un numero identificativo, il quale deve essere specificato in ogni annuncio”. Detta altrimenti: niente numero identificativo, niente possibilità di inserire sulle piattaforme online l'annuncio. Questo codice “viene rilasciato dall'Agenzia turistica ticinese (Att)”. Gli alloggi già sottoposti alla Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (Lear) lo riceveranno automaticamente, gli altri alloggi invece “devono registrarsi tramite l'apposita piattaforma online creata dall'Att. Quando il formulario sarà completo, il numero identificativo verrà rilasciato immediatamente. Le strutture hanno dodici mesi di tempo dall'entrata in vigore della legge per ottenere il numero identificativo”.

Riguardo alle compilazioni del formulario online, “ogni informazione verrà inoltrata dall'Att sia all'Organizzazione turistica regionale, sia al Comune di riferimento”. Questi ultimi “avranno sei mesi di tempo per validare il rilascio del numero identificativo, verificando che l'oggetto rispetti le attuali norme edilizie”. I criteri sono molto semplici: “Il primo è che l'alloggio deve avere l'abitabilità, il secondo è l'assenza di contrasto con norme comunali, cantonali o federali in termine di legge edilizia”.

Infine, verrà applicata anche a queste tipologie di alloggi la tassa di soggiorno che è fissata in 2 franchi: “Il Consiglio di Stato, basandosi sui dati 2018 forniti da Airbnb, stima in circa 600mila franchi l'anno gli incassi con una regolamentazione del 100 per cento degli alloggi”.

Pini (Plr): ‘Un'evoluzione della regolamentazione in linea con l'evoluzione della realtà’

«Questa regolamentazione è in linea con l'evoluzione della società e della realtà», commenta alla 'Regione' il deputato liberale radicale Pini. «Quello delle prenotazioni sulle piattaforme internazionali di alloggio è una realtà sempre più importante, che rafforza l'offerta turistica del Ticino. Sappiamo quanto questo settore sia importante, anche per tanti cittadini che così hanno un'entrata in più, un redditto accessorio e che migliorando la qualità dell'offerta potranno aumentare i pernottamenti nelle proprie strutture», prosegue Pini. Che aggiunge un punto fermo: «Per questa regolamentazione, come commissione abbiamo voluto mettere in piedi una procedura che fosse la più semplice e digitale possibile. C'era la forte preoccupazione di non creare ulteriore burocrazia e di non ostacolare la messa a disposizione di questi alloggi che, ripeto, sono molto importanti per il settore turistico ticinese». A differenza della prima, iniziale proposta del Consiglio di Stato «quella decisa oggi differisce ed è migliore perché è una procedura molto più semplice, digitale e soprattutto, tengo a precisare, elaborata dal governo su nostro stimolo con i vari attori sul territorio. E, quindi, con loro condivisa».

Gli obiettivi della nuova regolamentazione, riprende Pini, «sono in primis avere un'idea più chiara di quella che è l'offerta di alloggi turistici in Ticino, anche per promuovere meglio quella che è l'offerta. Poi avere, evidentemente, anche un incasso sistematico che darà più soldi alla promozione del turismo e crea una parità di trattamento. Perché è giusto - riprende il granconsigliere del Plr - che le varie strutture che mettono a disposizione gli alloggi abbiano pari condizioni sulla tassa di soggiorno anche fiscalmente». Insomma, per Pini è importante «la voglia riscontrata di adeguarsi alla realtà che cambia, e avere uno sguardo completo su cosa abbiamo a disposizione a livello di alloggio per promuoverlo meglio e con più efficacia».

Con questo rapporto, l'intenzione della commissione ‘Economia e lavoro’ è di ritenere evasa la mozione con primo firmatario Tiziano Galeazzi (Udc) che, nel marzo 2018, assieme a Beretta Piccoli (Ppd) e Quadranti (Plr) chiedeva di regolamentare le attività Airbnb’