Negli ultimi anni le abitazioni sfitte in Ticino sono quasi quadruplicate. Il partito ecologista chiede quindi al Consiglio di Stato di valutare se agire.
“Il tasso di abitazioni vuote in Ticino è quasi quadruplicato dal 2010 al 2020”. Per cercare di rimediare a questa situazione “particolarmente preoccupante”, i Verdi chiedono al Consiglio di Stato di valutare questa “accelerazione” avvenuta negli ultimi anni e di eventualmente prendere misure “per bloccare la speculazione edilizia”. Infatti, stando a un interrogazione del gruppo parlamentare ecologista, “è evidente che questo sviluppo insediativo è in contrasto con la legge federale della pianificazione del territorio che prevede un uso parsimonioso del suolo in modo da permettere di soddisfare i bisogni della comunità in modo proporzionato e lungimirante”. Ma non solo: “Il Cantone legittima e collude con la speculazione edilizia, permettendo il sacrificio di superfici edificabili ancora verdi e vergini anche se non vi è un bisogno concreto da parte della comunità”, si legge nell'atto parlamentare. Fra le diverse domande poste al governo, i Verdi chiedono ad esempio se non sia ipotizzabile “un blocco edilizio per quanto riguarda le nuove costruzioni”. Oppure se non sia il caso di “orientare il mercato dell’edilizia verso il risanamento e la ristrutturazione di vecchi edifici, piuttosto che verso la costruzione ex-novo, magari su sedimi vergini”. In questo senso il partito ecologista domanda anche all'esecutivo se Banca Stato e l'Istituto di previdenza del canton Ticino non debbano dare la priorità od orientarsi maggiormente verso le ristrutturazioni di vecchi stabili.