L’asilo di Sementina sarà ingrandito per accogliere anche parte dei bambini di Gudo e Monte Carasso. Altolà in commissione sulla trasferta quotidiana
Un “importante aspetto logistico che preoccupa e non dev’essere per nulla trascurato”. La Commissione edilizia del Consiglio comunale di Bellinzona pone un altolà affatto secondario sull’ampliamento della Scuola dell’infanzia di Sementina, previsto dal Municipio di Bellinzona con un investimento di 4,6 milioni, così da convogliare lì anche i bambini dei quartieri di Gudo e Monte Carasso per i quali mancherebbe spazio nelle rispettive sedi non ampliabili. Se da una parte non solleva dubbi la necessità di ampliare la sede, dall’altra sorgono alcuni interrogativi sull’aspetto logistico che in effetti non emerge dal messaggio municipale, ossia la modalità di trasporto degli allievi esterni verso Sementina. Questo ben sapendo che, trattandosi di bambini piccoli, sono sovente i genitori a occuparsi direttamente del loro trasporto a scuola, fin dentro la sede. Perciò la commissione (relatore Nevio Canepa, Centro) suggerisce di prevedere un “dispositivo come quello del Pedibus” da Monte Carasso (gli abitati dei due quartieri sono in effetti contigui e le strade secondarie ben si presterebbero) e “un accompagnamento organizzato da Gudo per poter raggiungere la sede di Sementina in tutta sicurezza”.
Se per il Pedibus potrebbero non sorgere problemi, in ogni caso limitati, un altro paio di maniche rischia di essere la trasferta da Gudo. Peraltro a sua volta la commissione non dà indicazioni su cosa intenda per ‘accompagnamento organizzato’, ossia se tramite bus del trasporto pubblico con al seguito uno o qualche accompagnatore fra genitori e/o addetti scolastici; oppure se tramite un pulmino scolastico dedicato. Inoltre è facile immaginare che una parte dei genitori – per vari motivi – preferirebbe occuparsi in prima persona del trasporto, nonostante la trasferta in auto di 5 chilometri possa comportare qualche disagio organizzativo. Altri genitori, per contro, potrebbero non vedere di buon occhio la trasferta verso Sementina, sia con mezzi propri sia con un accompagnamento organizzato (le proteste che stanno montando a Sessa, nel Malcantone, ne sono un chiaro esempio). Il secondo aspetto che preoccupa la commissione è il rispetto delle tempistiche previste per i lavori: “Nonostante le rassicurazioni da parte del municipale presente all’audizione e dell’ufficio coinvolto, si invita il Municipio a sollecitare l’approvazione del Consiglio di Stato della modifica del Piano regolatore qualora la risposta si faccia attendere e si superi quindi i termini stabiliti per l’inizio dei lavori come definiti nel messaggio”, il tutto pensato per un avvio del cantiere a inizio 2026.