Ticino

Caccia in Ticino, record di cervi finiti nel mirino

Ne sono stati abbattuti 1'613, ben 304 in più dell'anno scorso. Mai così tanti dal 1992

(Ti-Press)
5 ottobre 2020
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Più 304 cervi, più 160 caprioli, più 134 cinghiali e più 111 camosci rispetto a un anno fa. La caccia alta 2020 si è svolta dal 29 agosto al 13 settembre e dal 23 al 27 settembre, per un totale di 21 giorni di attività venatoria. Il bilancio mostra un numero di catture sensibilmente maggiore rispetto a 12 mesi orsono. Il camoscio e il capriolo erano cacciabili dal 29 agosto al 10 settembre, mentre cervo e cinghiale durante tutto il periodo. Il totale complessivo di catture è stato di 3'556 capi. Le novità sono state l’introduzione – come già avvenuto per il camoscio e per il cervo maschio di 1,5 anni (fusone) – di un contingente massimo di catture per i caprioli maschi e femmine, la pausa tra le prime due settimane e la terza di caccia alta (pausa di 10 giorni) e l’introduzione del contingente massimo di catture per il camoscio nel comprensorio Tamaro-Lema-Gambarogno.

I dettagli

Camoscio: le catture ammontano a 705 individui (186 femmine adulte, 411 maschi adulti e 108 anzelli). L’aumento è dovuto principalmente all’apertura del secondo giorno per la cattura diretta del maschio adulto. La gestione del camoscio con le normative in vigore è ottimale. Cervo: le catture ammontano a 1’613 individui (554 femmine, 797 maschi e 262 cerbiatti). Si tratta del record di catture di cervi dal 1992 ad oggi, durante la caccia alta. Capriolo: le catture ammontano a 482 individui (206 femmine e 276 maschi), 160 capi in più rispetto al 2019 (322 catture). Cinghiale: le catture ammontano a 755 individui (376 femmine e 379 maschi), 134 in più del 2019 (621 catture). Durante l’anno si erano già registrate 489 catture attraverso la guardiacampicoltura, per un prelievo complessivo attuale di 1'244 capi. Marmotta: i dati delle catture per questa specie, cacciabile il 2 e 3 settembre, saranno disponibili solo dopo il rientro dei Fogli di controllo (i capi di marmotta non sono da presentare ai posti di controllo della selvaggina). Le autodenunce sono state 190 (circa sessanta in più dello scorso anno), 75 le infrazioni minori, nonché 9 i ritiri di patente a seguito di gravi reati venatori.