Svizzera

Caccia record nei Grigioni con oltre 11'500 capi uccisi, ma non basta

31 ottobre 2017
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Nelle tre settimane di caccia alta nei Grigioni, in settembre, sono stati uccisi 4'838 cervi. Il risultato è da primato, ma non sufficiente a completare il piano di abbattimenti. Nel tardo autunno, sarà quindi necessaria una caccia speciale con l’obiettivo di eliminare altri 1'272 esemplari. Per ridurre il numero di cervi, particolarmente elevato a causa degli inverni miti degli ultimi quattro anni, i cacciatori avrebbero dovuto abbattere 5'370 capi, obiettivo mancato nonostante il risultato record, ha comunicato oggi l’Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni.

Nettamente superiore alla media pluriennale anche il risultato della caccia al capriolo (3706 capi), ma comunque inferiore a quanto pianificato (4323). Si colloca invece ai livelli auspicati il numero dei camosci abbattuti (2989). Complessivamente, con la partecipazione di oltre 5'500 cacciatori, il periodo di caccia tradizionale ha eliminato cervi, caprioli, camosci e cinghiali per un totale di 11’548 capi.

Al buon risultato raggiunto, si legge nella nota, hanno contribuito le condizioni atmosferiche favorevoli: in particolare, le basse temperature e le nevicate nel mese di settembre hanno spinto i cervi a recarsi nei pascoli a quote più basse e quindi a lasciare le zone di protezione della selvaggina.

Gli effettivi di cervi restano tuttavia molto elevati, in particolare nelle zone settentrionale e centrale del cantone nonché in Surselva. La presenza di troppi caprioli e cervi danneggia boschi e foreste, mettendo a rischio la sopravvivenza di diverse specie di arbusti, fiori e piante del sottobosco e minacciando il rinnovamento boschivo. Questo è particolarmente problematico nelle aree montane, dove boschi e foreste hanno una funzione protettiva contro valanghe, cadute di rocce e smottamenti, spiega ancora la nota. Inoltre ridurre la popolazione di cervi e caprioli è necessario per avere un numero dei esemplari adeguato alle dimore invernali, evitando allo stesso tempo un peggioramento delle condizioni fisiche degli animali. Per la caccia speciale, necessaria in quasi tutte le regioni, si sono annunciati 3'406 cacciatori, il numero più alto mai registrato. (ats)