Ticino

La tassa di collegamento può entrare in vigore

Il Tribunale federale di Losanna ha respinto tutti i ricorsi presentati. La modifica della Legge sui trasporti pubblici è stata approvata nel 2015

1 aprile 2020
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Era attesa da anni e oggi – in piena emergenza sanitaria ed economica – la sentenza sul ricorso sulla tassa di collegamento è arrivata. Il tribunale federale ha respinto i 19 ricorsi, alcuni sottoscritti da più ricorrenti, affibbiando 5mila franchi per tasse di giustizia a ognuno dei ricorsi. Tra loro c'è il patron del Fox Town Silvio Tarchini. Quello appena emesso dalla seconda corte di diritto pubblico del Tribunale federale è il dispositivo, datato 25 marzo, in pratica la decisione ‘nuda e cruda’: nei prossimi giorni il Tribunale federale intimerà alle parti e pubblicherà le motivazioni. E saranno importanti per conoscere le modalità di applicazione del balzello e se lo stesso sarà retroattivo. 

Ricordiamo che Il 14 dicembre 2015 il Gran Consiglio ha approvato la modifica della Legge sui trasporti pubblici rendendo operativa la tassa di collegamento a carico dei generatori di importanti correnti di traffico a parziale copertura dei costi del trasporto pubblico. Questa decisione è stata confermata in votazione dalla popolazione ticinese il 5 giugno 2016. 

Con Decreto del 2 settembre 2016, il Tribunale federale ha concesso l'effetto sospensivo ai ricorsi contro le modifiche alla Legge sui trasporti pubblici del 14 dicembre 2015 e contro il Regolamento sulla tassa di collegamento. Il decreto stabiliva che fino a quando l’Alta corte di Losanna non avesse espresso il proprio giudizio di merito, le norme legali concernenti la tassa di collegamento non potevano essere applicate e la procedura d’imposizione non poteva di  conseguenza essere avviata. Da oggi quindi toccherà al governo, in particolare al Dipartimento del territorio diretto dal consigliere di Stato Claudio Zali, decidere quando dovrà entrare in vigore

La decisione dell’alta Corte di Losanna arriva in un momento particolare per il Ticino dove la crisi sanitaria derivante dall’epidemia di coronavirus si sta trasformando anche in crisi economica con le aziende alla ricerca spasmodica di liquidità.

Ricordiamo che secondo la normativa ora legale, sono assoggettati alla tassa i proprietari di fondi o di un insieme di fondi in connessione spaziale o funzionale, sui quali vi sono posteggi per almeno 50 autoveicoli – non si computano i posti auto destinati al servizio di abitazioni – nei Comuni in cui si applica il regolamento cantonale posteggi privati, giusta gli artt. 42 ss. della Legge sullo sviluppo territoriale del 21 giugno 2011 (Lst).

Anche la Confederazione, il Cantone e i Comuni, come pure gli altri enti di diritto pubblico, sono assoggettati alla tassa analogamente ai privati, ma limitatamente ai posteggi per il personale e per altri utenti che si spostano in modo sistematico.