Ticino

'Ricorsi contro il salario minimo, vergognoso!'

Il capogruppo dei Verdi Nicola Schoenenberger commenta così la decisione delle undici ditte di impugnare la legge ticinese davanti al Tribunale federale

28 aprile 2020
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«Non conosco ancora le tesi di chi ha impugnato la legge, ma non mi sorprende che alcune aziende abbiano fatto ricorso: è successo anni fa a Neuchâtel, ora capita anche qui. Tuttavia, valutando la cosa politicamente, ritengo che sia un po’ vergognoso, perché parliamo di salario minimo sociale, non di salario minimo economico». Interpellato dalla 'Regione', il capogruppo dei Verdi in Gran Consiglio Nicola Schoenenberger commenta così il passo compiuto da undici ditte del Sottoceneri, soprattutto del Mendrisiotto: con due ricorsi distinti al Tribunale federale contestano la legge cantonale sul salario minimo. Sono pervenuti la scorsa settimana a Mon Repos, come abbiamo riferito ieri. 

La legge, confezionata dopo il sì espresso nel giugno 2015 dai cittadini ticinesi a un'iniziativa dei Verdi, è stata approvata l'11 dicembre scorso dalla maggioranza del Gran Consiglio. La sua entrata in vigore è stata fissata al 1° gennaio 2021. La normativa, che applica il principio ancorato alla Costituzione cantonale in seguito al verdetto popolare, prevede attraverso tre tappe ed entro fine 2024 un salario minimo compreso tra 19.75 franchi all'ora e 20.25 franchi. Verosimilmente una delle censure sollevate dai ricorrenti potrebbe riguardare la presunta non conformità della legge all'articolo della Costituzione ticinese accolto nella votazione di quasi cinque anni fa. Ed è molto probabile che i ricorrenti abbiano chiesto l'effetto sospensivo. Nei prossimi giorni si dovrebbe sapere di più degli argomenti fatti valere dalle aziende. 

C'è dunque chi contesta la legge e si è così rivolto al Tribunale federale di Losanna dopo la pubblicazione in febbraio della normativa una volta che era scaduto il termine per il referendum. Considerata l'Ordinanza federale legata all'emergenza coronavirus che ha allungato i termini in ambito giudiziario, potrebbero non essere gli unici ricorsi (il condizionale è d'obbligo). Ricorsi che saranno trattati dalla Seconda Corte di diritto pubblico, la stessa che si è occupata della tassa di collegamento. «Sarebbe interessante sapere - riprende Schoenenberger - se queste ditte impieghino anche personale residente, e non solo quindi frontaliero». Il salario minimo ticinese, con le relative 'forchette', è frutto di un compromesso raggiunto, dopo non facili trattative, dalla commissione parlamentare che ha trattato il dossier. E che comunque, aggiunge il deputato ecologista, «non soddisfa per gli importi, che sono bassi». È ad ogni modo, precisa Schoenenberger, «uno strumento molto importante, anche in prospettiva, alla luce della crisi economica innescata da questa pandemia».