A sostenerlo è il Consiglio di Stato, nel rapporto su una mozione del granconsigliere socialista Ivo Durisch
“I due progetti non sono in contrapposizione, bensì complementari”. Prolungamento a Sud dell'AlpTransit e potenziamento dell'A2 fra Lugano e Mendrisio: il Consiglio di Stato (Cds) li sostiene entrambi. La posizione – non nuova – è stata ribadita oggi, in un rapporto governativo su una mozione dello scorso marzo (primo firmatario: il granconsigliere socialista Ivo Durisch). Quest'ultima chiedeva in sostanza di congelare il progetto riguardante l'autostrada, adducendo motivi legati all'aumento del traffico e dell'inquinamento in una regione – Basso Ceresio e Mendrisiotto – già ampiamente provata.
Il governo ha ricordato da un lato che il potenziamento dell'A2 è di competenza federale (precisamente dell'Ufficio federale delle strade, l'Ustra) e dall'altro che sarebbe un aumento di corsie da quattro a sei dinamico, ossia esclusivamente durante le ore di punta. “Per quanto riguarda il prolungamento a sud di AlpTransit, il Consiglio di Stato valuta molto positivamente la notizia di riprendere gli studi da parte della Confederazione”, si legge nella risposta. La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha infatti affermato che lo studio sarà terminato entro il 2025. “Non va dimenticato – sostiene tuttavia il Cds – che anche a livello temporale gli orizzonti di realizzazione delle due opere sono differenti, e che la messa in esercizio del prolungamento a sud di AlpTransit non potrà avvenire prima del 2050”.
“Per le ragioni esposte, questo Consiglio intende sostenere anche in futuro una rete autostradale e stradale funzionale in complementarietà alla rete infrastrutturale”. L'invito al Gran Consiglio quindi è di accogliere solo parzialmente la mozione, “segnatamente per l’impegno a sostenere la necessità del prolungamento a sud di AlpTransit”, respingendo viceversa la richiesta di congelare il progetto di potenziamento dell'A2.