Ticino

Pena raddoppiata per il dottor Rey

La corte delle assise correzionali di Lugano lo ha condannato a 8 mesi sospesi per lesioni colpose e falsità in documenti

Il dr. Rey (al centro) con i suoi legali (archivio Ti-Press)
21 settembre 2018
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Pena raddoppiata. È questa la sentenza emessa poco fa dalla corte delle assise correzionali di Lugano, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, che ha condannato il dottor Piercarlo Rey a 8 mesi sospesi per un periodo di prova di 2 anni. La corte ha confermato il decreto d'accusa: il medico è stato condannato per lesioni colpose gravi e falsità in documenti.

Ricordiamo che Rey,  l’8 luglio del 2014, in una sala operatoria della clinica Sant’Anna di Sorengo, asportò i seni – per un errore di identità – alla paziente sbagliata, una donna allora 63enne. Un anno fa circa, il procuratore pubblico Paolo Bordoli, titolare dell’inchiesta, condannò il chirurgo per lesioni colpose gravi e falsità in documenti.

Il medico, difeso dai legali Tuto Rossi e Renzo Galfetti, impugnò il decreto di accusa dichiarandosi innocente e chiedendo di approfondire eventuali co-responsabilità della clinica. 

In mattinata, nella sua arringa, l’avvocato difensore Tuto Rossi, aveva chiesto invano di abbandonare il procedimento perché l’amputazione dei seni è una lesione semplice (e non una lesione colposa grave) dunque su querela di parte che è venuta a mancare, visto che la vittima dopo il risarcimento di 280mila franchi, si è disinteressata al procedimento. L’avv. Rossi ha spiegato: «I seni non sono menzionati come organi importanti del corpo, suscettibili di configurare automaticamente una lesione grave se amputati dal corpo».