Alle elezioni federali di ottobre, Plr e Ppd correranno insieme. Poco fa a Melide il parlamentino liberale radicale ha dato luce verde
Con 112 sì sui 161 aventi diritto al voto, il parlamentino liberale radicale, riunitosi a Melide, ha appena ratificato il proprio via libera alla congiunzione per il Consiglio nazionale con il Ppd.
"I poli a destra e sinistra ci attaccano, una riflessione si doveva imporre". E la risposta del Comitato cantonale lascia "molto soddisfatto" il presidente liberale radicale Bixio Caprara. "Si tratta di un primo passo verso una collaborazione, non un matrimonio. Le nostre identità, lo ribadisco, restano vive". Con il Ppd si avvia quindi "un discorso di collaborazione, per difendere il centro dagli attacchi dichiarati da sinistra e destra". Una collaborazione che, riconosce Caprara, "andrà spiegata, la comunicazione sarà fondamentale: non stiamo annacquando il nostro vino, ma difendendo i nostri valori e le nostre posizioni". Il viatico, dalle prime parole e dal tono di Caprara sembra buono: "La discussione è stata schietta, sincera. E presa con una maggioranza qualificata richiesta del 60% che, nei numeri, è arrivata al 69%. Siamo soddisfatti, consci che il lavoro è appena iniziato".